Non ce l’ha fatta, Carène Thibaut-Mezino, infermiera 38enne dell’Ospedale universitario di Reims. Troppo gravi le ferite inferte con un coltello da un 59enne affetto da disturbi psichiatrici. Fuori pericolo l’altra persona aggredita: una segretaria di 56 anni.
È deceduta nella notte tra lunedì e martedì Carène Thibaut-Mezino, infermiera di 38 anni accoltellata all’Ospedale universitario di Reims, in Francia. Le cure ricevute in Terapia intensiva non sono bastate a salvare la donna, aggredita alcuni giorni prima nel reparto di Medicina del lavoro.
L’aggressore ha 59 anni e precedenti di natura psichiatrica. Oltre all’infermiera, ha aggredito, senza apparenti motivi, anche una segretaria di 56 anni, rimasta ferita, ma non in pericolo di vita. Nel giugno del 2022 era stato assolto “per mancanza di responsabilità penale”, dopo essere stato incriminato per “violenza aggravata”. Secondo una fonte vicina al caso, si trattava sempre di aggressione con un coltello.
Il procuratore di Reims ha spiegato che l’uomo “sembra essere affetto da gravi disturbi ed è stato sottoposto a misura cautelare rafforzata per diversi anni”.
Carène era sposata e madre di due figli piccoli. Figlia di contadini, vivava con la sua famiglia a Ville-en-Tardenois, non lontano da Reims, ma era originaria del villaggio di Champlat-et-Boujacourt, dove vivono ancora la madre e il fratello.
La morte dell’infermiera ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Martedì tutti gli ospedali francesi hanno osservato un minuto di silenzio per commemorarla. Il ministro della Salute, François Braun, ha promesso di riunire i sindacati e i rappresentanti degli operatori sanitari “per vedere subito se ci sono possibili soluzioni per migliorare la sicurezza”.
Redazione Nurse Times
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