Il sindacato va all’attacco dell’Ulss 2 Marca Trevigiana: “Si sono rimangiati la parola data. Una vergogna!”.
L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha comunicato ai sindacati di categoria che mancano le risorse per pagare l’orario aggiuntivo svolto dai dipendenti impiegati nei punti vaccinali, nei punti tampone e nelle terapie intensive. «Una promessa, quella della maggiorazione retributiva, fatta in tempi non sospetti dal direttore generale Francesco Benazzi, che ora viene meno – afferma Marta Casarin, segretaria generale di Fp Cgil Treviso –. Ci troviamo così ad aver erogato prestazioni da novembre a febbraio per circa 1,5 milioni di euro, senza retribuzione per chi queste prestazioni nel concreto le ha svolte».
Prosegue Casarin: «Il maggior impegno dei dipendenti dell’Ulss 2, infatti, si è concretizzato in tanti mesi di lavoro nell’orario aggiuntivo, dando così modo all’Azienda sanitaria trevigiana di organizzare i punti vaccinali e i punti tampone, nonché di reggere l’urto delle varie ondate nelle terapie intensive dei nosocomi del territorio. Solo ora la comunicazione che le risorse necessarie a coprire economicamente il lavoro svolto dai dipendenti, per un monte ore pari a 34mila, non ci sono e non ci saranno. Una vergogna! E una vergogna dirlo a distanza di tempo, rimangiandosi la parola data, visto poi che alla parte di dirigenza medica è stato invece riconosciuto per intero il trattamento economico legato all’orario aggiuntivo».
E ancora: «L’inaccettabile controproposta dell’Ulss è quella di attingere dai fondi contrattuali destinati a tutto il personale. Una mossa ingiusta per chi ha dedicato maggiore impegno e disponibilità in questo periodo. Si pensi solo che registriamo una media oraria aggiuntiva per dipendente che va dalle 70 fino alle 150 ore. Ma anche nei confronti dell’intero organico, che si vedrebbe così depauperato di una parte salariale alla quale ha pieno diritto. Benazzi interpelli subito la Regione Veneto per trovare le risorse necessarie. Tale situazione è la cartina di tornasole del sottodimensionamento cronico della nostra sanità e il riscontro effettivo che non sono state fatte le dovute assunzioni, promesse anche quelle».
La replica il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi: «Sarà utilizzato un fondo di 800mila euro, che è a nostra disposizione: un fondo del comparto. Se avessero chiesto, avremmo risposto. Ci saremmo arrangiati».
Redazione Nurse Times
Lascia un commento