Un Infermiere fuori servizio ha salvato la vita di un uomo colto da un malore in strada. La vicenda si è verificata alcuni giorni fa a Forlì
Il professionista sanitario ha garantito la “catena della sopravvivenza” fino all’arrivo dei soccorsi avanzati, come ha poi spiegato il dottor Marcello Galvani, primario di Cardiologia al Morgagni-Pierantoni.
L’episodio si è verificato martedì mattina: Massimo Balzani, si trovava alla guida della propria auto quando, improvvisamente, è stato colto da un malore.
E’ riuscito ad accostare il veicolo poco prima di perdere conoscenza.
“Dietro al veicolo di Balzani – raccontano i colleghi – c’era un’auto guidata da un infermiere fuori servizio, Renzo Soldatelli, che gli ha immediatamente praticato le manovre rianimatorie, come da linee guida IRC, fino all’arrivo dell’ambulanza.
Soldatelli lavora presso l’Unità di Endoscopia Digestiva dell’Ospedale di Forlì, ma ha sempre frequentato i corsi BLS (Basic Live support) che l’Ausl Romagna fa frequentare periodicamente agli operatori, garantendo una preparazione aggiornata e indispensabile in queste situazioni.
Il signor Balzani era in arresto cardiaco e sarebbe sicuramente morto se non gli fossero state praticate immediatamente queste manovre da Soldatelli. L’ambulanza ha portato il paziente all’ospedale di Forlì, in Emodinamica, dove è stato trattato ed è attualmente ricoverato “.
Il dottor Marcello Galvani, direttore del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Forlì, ha commentato l’episodio:
“Il risultato del trattamento dei pazienti con arresto cardiaco, soprattutto quando causato da infarto miocardico è determinato dall’azione coordinata di tutti gli operatori sanitari coinvolti.
Dal 118, che garantisce la defibrillazione precoce intervenendo nei tempi più adeguati, all’Emodinamica, per l’immediata riapertura della coronaria occlusa, alla terapia intensiva cardiologica che assicura il supporto emodinamico e la protezione cerebrale, mediante la tecnica dell’ipotermia.
Devo sottolineare che la svolta in questi casi è rappresentata dal fatto che viene effettuata l’angioplastica anche in pazienti in coma. L’applicazione sistematica dell’ipotermia terapeutica è in grado di raddoppiare il numero di pazienti che, sopravvivendo all’evento, escono dall’ospedale senza importanti esiti neurologici”.
“Questi risultati possono essere ottenuti solo attraverso una formazione costante e ripetuta degli operatori sanitari – conclude Galvani – Per quanto riguarda Balzani si è risvegliato ed è ancora in prognosi riservata“.
La famiglia del malcapitato ha esternato i più sentiti ringraziamenti all’infermiere Soldatelli e a tutti gli altri operatori coinvolti successivamente.
“La famiglia di Massimo Balzani ringrazia pubblicamente l’infermiere Renzo Soldatelli per la professionalità e la competenza dimostrate nel prestare immediato soccorso, fuori servizio e in ambito extraospedaliero, al proprio parente colpito, in strada, da infarto.
L’aver praticato tempestive manovre rianimatorie di base ha dimostrato una grande devozione alla propria professione, strappando Massimo ad un esito sicuramente nefasto.Ringrazia anche tutto il personale medico infermieristico e tecnico dello Uo di Emodinamica di Forlì e l’équipe del 118 che lo ha soccorso e trattato successivamente.”
Simone Gussoni
Fonte: ForliToday
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