Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del sindacato con le dichiarazioni del segretario generale Carbone.
“Va verso lo sprint finale il riconoscimento del profilo professionale dell’autista soccorritore”. Così Giuseppe Carbone, segretario generale della Fials, subito dopo la riunione di ieri a Roma, presso la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e Province autonome.
Un tema caro alla Fials, seppur di difficile analisi per la diversità di situazioni esistenti tra le varie regioni, sia sulla formazione degli stessi sia per la presenza più o meno cospicua di soccorritori volontari. “Pur con le dovute riflessioni – ha affermato Carbone –, riteniamo doveroso e necessario creare il profilo dell’autista soccorritore al fine di riconoscere una figura esistente da decenni e che, nonostante il grande lavoro svolto all’interno dell’organizzazione dei servizi di emergenza di tutta Italia, è ancora orfana di normativa. Abbiamo ribadito la necessità di un profilo unico di autista soccorritore sia all’interno della sanità pubblica che privata e dello stesso terzo settore. Un profilo di interesse sanitario, non riconducibile alle altre professioni sanitarie, che abbia garantita una formazione unica in tutta Italia, di modo da limitare il caos esistente oggi”.
E ancora: “Vogliamo un profilo che non contempli altre situazioni, che nulla hanno a che fare con il riconoscimento di questa figura. Già nello scorso incontro avevamo detto di no a una diversa qualificazione e abilitazione degli operatori coinvolti. È arrivato il momento di dare a questi professionisti una risposta concreta, ovviamente prevedendo norme transitorie per chi svolge da anni il lavoro di autista soccorritore e ha acquisito con l’esperienza le dovute competenze, non sottovalutando la riconversione del profilo di autista di autoambulanza nella sanità pubblica”.
La Fials non ha mancato di sottolineare che il nuovo profilo, nella definizione delle competenze, non dovrà sovrapporsi ad altri. I componenti la Commissione Sanità delle Regioni presenti al tavolo negoziale hanno condiviso con le organizzazioni sindacali che il tema dell’autista soccorritore debba essere separato da quello del soccorritore, operatore che presta servizio in regime volontario. Pertanto nei prossimi giorni ci sarà una nuova bozza di documento con le modifiche richieste. “Auspichiamo – ha concluso Carbone – una celere chiusura dei lavori per dare finalmente una dignità professionale, come pure un riconoscimento economico nella prossima tornata contrattuale 2019-2021, a chi da anni concorre a garantire il buon funzionamento dell’emergenza del nostro Ssn”.
Redazione Nurse Times
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