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Fials Milano: “In Lombardia mancano 9.500 infermieri. Regione aumenti gli stipendi”

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Coronavirus, i chiarimenti della Regione Lombardia sul contenimento dell'infezione.
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Fials, il sindacato più rappresentativo nella Città Metropolitana di Milano per il comparto sanità, ha sollevato presso Regione Lombardia un grande problema organizzativo. “Mancano 9.500 infermieri – attacca il segretario generale Mauro Nobile – e il lavoro nella sanità è diventato massacrante. I nostri colleghi stanno ormai scappando all’estero”.

Evidente il motivo economico di questa carenza e di questa fuga di infermieri. “In Italia – continua il segretario generale di Fials Milano – un infermiere guadagna mediamente 27.382 euro l’anno, quasi in fondo alla classifica dei Paesi europei, contro i 32.092 della Francia, i 34.212 della Spagna, gli oltre 45mila della Germania e i 48.167 dell’Irlanda (dati Ocse 2019). Tale disparità di trattamento sta comportando, com’è ovvio, un vero esodo dei nostri professionisti di settore verso lidi più gratificanti”.

Fials Milano ha sollevato già dall’inizio del corrente anno, col mancato recepimento nella Legge di stabilità 2023-2025, la situazione paradossale che si è venuta a creare: “La Regione Lombardia non risulta aver dato seguito, a eccezione di qualche ente che aveva fatto espressa richiesta, all’art. 11 della Legge 26 maggio 2023 n. 56, conversione del Decreto legge 30 marzo 2023 n. 34 (cosiddetto Decreto Bollette), che consente per il personale infermieristico di aumentare la tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive presso i servizi di emergenza-urgenza fino a 50 euro lordi onnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione. E questo con risorse statali già stanziate”.

Alla denuncia di Fials Milano ha risposto il Movimento 5 Stelle. I consiglieri regionali Di Marco, Pizzighini, Pollini, dopo un incontro col sinbdacato, hanno infatti proposto nei giorni scorsi un’interrogazione al governatore Fontana per rendere conto di questa incresciosa e non più derogabile situazione.

Redazione Nurse Times


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