Massimo Mincuzzi (segreteria regionale Fials) invia una richiesta di chiarimenti ai vertici della regione Puglia sulle risorse aggiuntive, chiedendo l’estensione delle indennità di malattie infettive anche al personale coinvolti nei setting assistenziali Covid-19, di sottoporre il personale sanitario a tampone oro-faringeo e di garantire l’approvvigionamento dei DPI
“Con le nostre note prot. 166/2020 del 13/03/2020 e 244/2020 del 01/04/2020, ho reiterato la richiesta avanzata in sede di confronto ex art. 6 CCNL Comparto Sanità, circa la necessità di attribuire Risorse Aggiuntive Regionali ai fondi contrattali degli Enti e Aziende Sanitarie della Regione Puglia, al pari di quanto già fatto da molte regioni d’Italia.
Da ultimo nella riunione del 3 u.s. oltre a reiterare tale richiesta, alla luce dell’emergenza CoVID19, ho chiesto di conoscere con quali modalità verranno ripartite anche le risorse rivenienti dall’art. 1 co. 1 e 2 del D.L. “CURA ITALIA” pari a euro 23.215.831 oltre che chiedere l’estensione delle indennità di malattie infettive anche al personale di UU.OO. come quelle di Pronto Soccorso, SET 118, etc. etc. nonché al personale degli Ospedali CoVID19. Tuttavia e nel mentre la nostra richiesta non veniva accolta, nella stessa giornata il Presidente della Toscana attribuiva invece congrue risorse aggiuntive regionali e raggiungeva un’intesa con le OO.SS., stabilendo anche il valore e le modalità di attribuzione di un compenso straordinario finalizzato a remunerare il disagio ed il rischio biologico in cui si trovano gli operatori del S.S.R. a causa del rischio da contagio CoVID19.
Non è più tollerabile che la Regione Puglia continui ad ammettere candidamente che non è in grado di fornire D.P.I. idonei per tutto il personale del S.S.R., che non sia intenzionata a sottoporre il personale a tampone oro-faringeo e non voglia nemmeno attribuire risorse ai fondi contrattuali destinati a compensare il disagio dei lavoratori, a estendere l’indennità di rischio malattie infettive e ad istituire un compenso giornaliero per il personale delle strutture sanitarie dove ci sia un rapporto diretto con l’utenza, nonché a stretto contatto con il pubblico (front office), per ogni giornata di effettiva presenza.
Chiedo pertanto l’immediata convocazione di un apposito incontro, finalizzato a raggiungere uno specifico accordo entro sette giorni e comunico la dichiarazione dello stato di agitazione del personale del S.S.R., preannunciando l’indizione di manifestazioni pubbliche di protesta”.
Redazione Nurse Times
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