Un anziano che fingeva di essere infermiere è stato fermato dai Carabinieri di Arezzo mentre era intento a riscuotere un pagamento elettronico per un tampone antigienico in strada.
Quando i carabinieri lo hanno scoperto, aveva appena terminato di riscuotere 15 euro da un automobilista con tanto di pagamento elettronico.
Si trattava del suo quarantesimo tampone della mattinata.
Vestito come un infermiere e appostato a bordo strada, fermava i passanti e proponeva tamponi antigenici rapidi a 15 euro, senza file. Un miraggio per molti, in questi giorni. E infatti molti si sono fatti fare il test. Ma i militari hanno fermato il pensionato, dopo la segnalazione di alcuni cittadini.
L’uomo, che ha rivendicato il proprio operato sostenendo di avere tutte le autorizzazioni, è risultato assunto con mansione non specificata in uno studio medico accreditato presso la Regione per i tamponi Covid-19.
Nella migliore delle ipotesi, l’uomo potrebbe essere autorizzato ad effettuare tale procedura diagnostica a domicilio o in laboratorio, però. Non in strada, senza alcun rispetto delle norme igienico-sanitarie. Così è stata contestata la violazione dell’art.193 del Testo unico sulle Leggi sanitarie. In almeno tre occasioni è stato accertato che l’uomo aveva fatto tamponi a ragazzi appena usciti dall’allenamento di calcio, nei pressi dello stadio di San Giovanni Valdarno.
Decine e decine i tamponi fatti in 10 giorni, stando a una prima lettura dei dati emersi dai pagamenti elettronici. Una cinquantina di tampone fai-da-te sono stati sequestrati dai carabinieri.
Le indagini delle forze dell’ordine sono tuttora in corso nei confronti dell’anziano denunciato.
Dott. Simone Gussoni
Fonte: TgCom 24
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