Home Infermieri FNopi Farmaci rubati all’Oncologico di Bari: l’Opi valuterà posizione disciplinare degli infermieri coinvolti
FNopiInfermieriNT NewsPugliaRegionali

Farmaci rubati all’Oncologico di Bari: l’Opi valuterà posizione disciplinare degli infermieri coinvolti

Condividi
Irccs oncologico di Bari: la consigliera regionale Laricchia (M5S)condivide le preoccupazioni della Fials
Condividi

L’Opi di Bari interviene sulla vicenda dei farmaci rubati all’Oncologico “Giovanni Paolo II” da parte di alcuni operatori sanitari. L’Opi valuterà la posizione disciplinare degli infermieri coinvolti

Massimo rigore disciplinare nei confronti degli Infermieri coinvolti nell’inchiesta sui farmaci rubati all’Istituto Oncologico “Giovanni Paolo II” di Bari. Ad annunciare un’azione di verifica con gli organismi preposti, dei comportamenti degli infermieri è il presidente dell’Ordine degli infermieri della provincia di Bari, Saverio Andreula.

La vicenda, con il suo clamore mediatico, rischia di infangare, immeritatamente, la categoria infermieristica e i professionisti che la compongono.

“Quello che emergerebbe dai resoconti giornalistici – commenta il presidente Andreula – è oggetto di inchiesta giudiziaria che farà il suo corso”. L’OPI di Bari, dal suo canto, ha già attivato tutte le azioni di verifica dei comportamenti degli infermieri coinvolti.

La prima sospensione dall’attività professionale è stata già decretata per l’infermiera in servizio e altri provvedimenti sono in corso di attuazione nei riguardi di R.C., L.M. e D.B., infermieri in quiescenza che si conferma risultano iscritti all’OPI.

Sarà compito degli organismi disciplinari dell’OPI procedere con eventuali provvedimenti nei confronti degli indagati. “All’autorità giudiziaria il compito di accertare le eventuali responsabilità degli indagati anche se dobbiamo stigmatizzare, senza se e senza ma, quanto sarebbe accaduto all’Oncologico di Bari – aggiunge Andreula -. Come sempre poche ‘mele marce’ offuscano il lavoro quotidiano di centinaia di migliaia di infermieri in tutta Italia”.

Una professione che continua a essere mortificata sul piano del suo riconoscimento valoriale, costretta a fare i conti con continui episodi di violenza all’interno delle strutture sanitarie, sopperendo, in numero fortemente ridotto rispetto al fabbisogno, a tutte le necessità sanitarie del paese.

Redazione Nurse Times

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Scarica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org/index.php

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
NT NewsPugliaRegionali

Infermieri aggrediti al Miulli di Acquaviva (Bari), Cisl Fp: “Serve maggiore impegno a tutela del personale sanitario”

I sindacalisti Michele Petrelli e Vittorio Guglielmi prendono posizione dopo l’episodio di...

NT NewsRegionaliVeneto

Nursing Up Veneto contro la figura dell’assistente infermiere: la lettera agli Opi

Nursing Up Veneto ha scritto ai presidenti dei sette Ordini provinciali della...

Rinnovo contratto sanità 2022-2024. Fials: "Le condizioni di partenza della trattativa sono a risorse insufficienti”
NT News

Stallo sul rinnovo del Contratto: il ministro potrebbe erogare le risorse attraverso un provvedimento legislativo

Il rinnovo del contratto del Comparto Sanità per il triennio 2022-2024 continua...

Disabile trattato in modo "disumano": per la Cassazione scatta il reato di tortura
NT News

Diritto di critica in sanità: la Cassazione ridefinisce i confini tra denuncia e mobbing

La recente ordinanza n. 3627 del 12.02.2025 della Corte di Cassazione offre...