La Cassazione ha confermato la sentenza emessa con rito abbreviato. Dopo il furto, i medicinali erano custoditi a scopo personale o distribuiti ad amici e parenti.
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla difesa di un infermiere 63ennecondannato in abbreviato a tre anni di reclusione a pagare 3mila euro di multa per il furto di farmaci tra gli ospedali di Sarno e Scafati. Diventa dunque definitiva la sentenza che aveva confermatole accuse di peculato, falso in atto pubblico, furto aggravato e detenzione illecita di arma da fuoco. Nell’udienza preliminare il gup aveva disposto il non luogo a procedere per altre sette persone, molti dei quali medici dei due ospedali, mentre andranno a processo altre nove persone, con inizio del dibattimento previsto per il 6 maggio.
A seguito dell’inchiesta condotta dai carabinieri della stazione di San Valentino Torio erano stati iscritti nel registro degli indagati alcuni medici e infermieri appunto in servizio tra Sarno e Scafati, oltre a privati cittadini. Figura principale dell’indagine era proprio il 63enne. La Procura aveva ricostruito la vicenda dei furti nei due nosocomi e, in un caso, anche in quello di Nocera Inferiore. I medicinali sottratti da laboratori e armadietti erano custoditi a scopo personale o distribuiti ad amici e parenti, che spesso saltavano i turni in Pronto soccorso e non pagavano il ticket.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.salernotoday.it
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