Redatto da due società scientifiche, SIEMS e SIIET, in collaborazione con SISMAX e ANDES, definisce per la prima volta i requisiti minimi richiesti per la corretta gestione di eventi sanitari durante le partite.
Le Società calcistiche di serie A e di serie B lo chiedevano da tempo: si sentiva la mancanza di un documento che mettesse nero su bianco il “chi fa che cosa” durante un evento sanitario che dovesse accadere nel corso di una partita di calcio e che riguardi sia i calciatori che gli spettatori.
Da oggi, SIEMS Società Italiana Emergenza Sanitaria, SIIET Società Italiana Infermieri Emergenza Territoriale, SISMAX Sistema Integrato Sanità in Maxiemergenza e ANDES Associazione Nazionale Delegati Sicurezza, hanno reso pubblico un puntuale lavoro scientifico dal titolo “Piani sanitari per la gestione di eventi calcistici di serie a e serie b, guida ai requisiti minimi” Il documento definisce e precisa i passi da fare per la corretta gestione sanitaria di atleti e spettatori nell’ambito degli incontri calcistici di serie A e B, commisurando il numero di risorse previste al livello di rischio di ogni singolo incontro calcistico.
In particolare, i requisiti riguardano il Piano sanitario, il GOS “Gruppo Operativo Sicurezza”, il coordinamento e l’organizzazione dell’evento, le comunicazioni, le risorse area campo, le risorse per il pubblico, le ambulanze, i locali di primo soccorso e il post partita Le indicazioni operative offrono una risposta concreta ai quesiti posti dalle società sportive e vanno a integrare il “Manuale delle licenze UEFA”, che tra i criteri organizzativi prevede per le società di calcio la presenza di un medico con specializzazione in medicina dello sport e di un operatore sanitario in possesso di titolo abilitante alla professione sanitaria di fisioterapista, di fatto demandando l’assistenza sanitaria del pubblico e degli atleti al Servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale competente.
Il lavoro di SIEMS e SIIET sarà inviato a tutti gli iscritti e resterà a disposizione di tutti sui rispettivi siti internet.
Redazione NurseTimes
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