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Eseguito il primo trapianto di pene in USA

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Pagina del New York Times: https://www.nytimes.com/2016/05/17/health/thomas-manning-first-penis-transplant-in-us.html
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A Boston, nei giorni scorsi è stato eseguito il primo trapianto di pene in USA da parte di un’equipe guidata dal dott. Curtis L. Cetrulo. Il 64enne che ha ricevuto l’organo sta bene e dal letto d’ospedale ha dichiarato: “Voglio tonare a essere quello che ero”

È stato eseguito al Massachusetts General Hospital di Boston il primo trapianto di pene negli Stati Uniti. A riceverlo il signor Thomas Manning, bancario 64enne di Halifax, il cui organo era stato rimosso a causa di un cancro. L’operazione, durata 15 ore e descritta dai sanitari sul ‘New York Times‘, è stata eseguita con successo tra l’8 e il 9 maggio 2016.

Si tratta di un intervento sperimentale, che fa parte di un programma di ricerca attivato in Usa per aiutare i soldati vittime di gravi lesioni pelviche, oltre ai malati di tumore e ai sopravvissuti di incidenti stradali.

In particolar modo, i veterani che hanno subito gravi lesioni genito-urinarie (in Iraq e in Afghanistan, dal 2001 al 2013 sono stati ben 1.367 i militari interessati) sono al centro del programma di trapianti negli Usa, anche perché i tassi di suicidio sono molto elevati.

Il team chirurgico, composto da una dozzina di specialisti in chirurgia e 30 altri sanitari, è stato diretto dal dott. Curtis L. Cetrulo. Come sottolineato da quest’ultimo, se tutto procederà secondo le aspettative, il paziente recupererà la funzione urinaria nel giro di poche settimane e quella sessuale nell’arco di qualche mese. “Stavamo navigando in acque inesplorate”, ma “Siamo cautamente ottimisti” ha dichiarato il medico.

Curtis L. Cetrulo. Immagine: New York Times.
Curtis L. Cetrulo. Immagine: New York Times.

Il sig. Manning, dal suo letto d’ospedale, ha invece dichiarato: “Voglio tonare a essere quello che ero. Ora mi sento bene e non provo dolore”. Ha voluto raccontare la sua storia per combattere lo stigma associato alle lesioni genitali e a questi particolari tumori. E questo suo uscire allo scoperto sembra aver avuto un effetto positivo, visto che già un altro paziente, vittima di ustioni dopo un incidente d’auto, è pronto per l’intervento. Che avverrà non appena si troverà un donatore (cadavere) disponibile.

Nel mondo solo altri due trapianti di pene sono stati riportati in letteratura, uno fallito in Cina nel 2006 e uno di successo in Sud Africa nel 2014.

Alessio Biondino

Fonte: AdnKronos, Corriere della Sera

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