Il testo del provvedimento pone l’attenzione su una malattia spesso diagnosticata troppo tardi.
In Italia sono 3 milioni le donne che soffrono di endometriosi, e un quarto di queste vive nel Lazio. Parliamo di una malattia debilitante che, nonostante i dolori e le problematiche, spesso è diagnosticata troppo tardi. Ecco perché in Regione Lazio è nata la prima proposta di legge legata incentrata su questa patologia. Lo scopo è favorire prevenzione e diagnosi precoce, contribuendo a migliorare la ricerca e offrendo così le cure più adeguate a chi ne è affetto.
La prima firmataria del testo è stata Michela Califano, consigliera regionale del Lazio che insieme alla collega Sara Battisti spiega: “La legge parla anzitutto della necessità di costruire strumenti per la conoscenza e la prevenzione dell’endometriosi, perché troppo spesso le diagnosi sono tardive, e da un lato gli approfondimenti non mirati hanno costi importanti per il Sistema sanitario, dall’altro negano alle donne la possibilità di arrivare a una cura efficace in breve tempo, una cura che le consenta di tornare a vivere”.
Un altro scopo del provvedimento proposto dalla Regione Lazio è quello di sensibilizzare le Asl e le scuole sul tema, dato che il 7-10% delle ragazze avverte i primi sintomi dell’endometriosi già in età adolescenziale. Va ricordato che non è solo il personale sanitario in ambito ginecologico a dover essere formato, ma anche esperti psicologi, poiché questa malattia causa danni pure a livello mentale e sociale, risultando invalidante nei rapporti di coppia e nella vita di tutti i giorni.
Recentemente il tema dell’endometriosi è stato oggetto di interesse grazie agli interventi sui social della modella e influencer Giorgia Soleri, 25 anni (conosciuta per essere la fidanzata di Damiano, front-man dei Maneskin), che ha postato su Instagram un’immagine del suo corpo dopo l’operazione. La volontà della ragazza è quella “di riuscire ad aiutare le donne a cercare una diagnosi, a sentirsi meno sole, a trovare il coraggio di cambiare medico o di pretendere rispetto da chi non fa altro che invalidare il dolore causato dalla patologia, al fine di migliorare o provare a migliorare la loro qualità di vita”.
L’endometriosi è una malattia cronica complessa che implica la presenza anomala dell’endometrio, il tessuto che riveste la parete interna dell’utero in altri organi. Se non trattata da specialisti e per tempo, può causare dolore cronico e infertilità, compromettere la vita sociale e la qualità della vita. E’ inoltre caratterizzata da una forte interazione tra genetica e ambiente. La quota di ereditabilità risulta essere pari al 51%. Ancora poco conosciuta, spesso la sua diagnosi arriva quando la malattia è in stato avanzato ed è più difficile attenuarne i sintomi e gli effetti.
All’inizio è possibile curare questa malattia con una terapia farmacologica a base di progesterone o associazioni estro-progestiniche: banalmente la pillola contraccettiva, che di suo sarà in grado di alleviare in modo consistente i dolori durante i cicli mestruali. Solo in un secondo momento si può pensare all’intervento chirurgico, come quello subito di recente da Guenda Goria, la figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria, che ha raccontato la propria dolorosa esperienza sui social.
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