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Elisoccorso alpino a pagamento

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Contattare il servizio di Emergenza ed Urgenza Sanitaria Extraopsedaliera sulle montagne piemontesi può costar caro al richiedente, qualora la chiamata si rivelasse impropria.

La sempre maggiore diffusione dei servizi di elisoccorso sanitario, realtà da tempo consolidata in Europa e nei paesi anglosassoni, determina nel panorama sanitario italiano una presa di coscienza delle problematiche relative alla organizzazione e gestione di questi servizi; in un momento di particolare trasformazione della sanità italiana, in cui si assiste al passaggio da una politica assistenzialistica ad una gestione delle risorse, non più illimitate, ragionata e giustificata, l’analisi delle realtà esistenti non può desumere da una attenta analisi del rapporto costo-beneficio necessaria per la gestione di una base di elisoccorso sanitario.

Dal Primo Gennaio, in Lombardia, sarà addebitato il costo dell’intervento qualora ci siano i caratteri della inappropriatezza e dell’abuso del servizio. Il tutto non per rimpinguare le casse regionali ma per sensibilizzare al sano e corretto utilizzo del servizio.

«Quando un cittadino mette a rischio sia la propria incolumità che quella delle squadre di soccorso sanitario o tecnico, deve essere consapevole che, nel momento in cui queste situazioni non sfociano in ricoveri ospedalieri o non hanno necessità di accertamenti diagnostici, la compartecipazione alla spesa è dovuta». È quanto ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Salute Mario Mantovani durante la discussione sul progetto di legge «Disposizioni in materia di soccorso alpino e speleologico in zone impervie», approvato dal Consiglio regionale della Lombardia.

In Regione Lombardia le attività di soccorso sanitario sono svolte dalla Azienda regionale emergenza e urgenza, che si avvale delle competenze e del supporto tecnico del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas.).

La compartecipazione alla spesa ha come obiettivo principe evitare i comportamenti imprudenti che si verificano puntualmente ogni anno. Addirittura per le chiamate immotivate (smarrimento autovettura, improvviso cambiamento del meteo….) i costi saranno completamente addebitati ai richiedenti con le seguenti modalità: 120 € per la chiamata e 120€ per ogni minuto di volo per l’elisoccorso. Per ciò che concerne ad un intervento fatto via terra il costo sarà sempre di 120 € per la chiamata e di 50€ per ogni ora, dopo la prima, che sarà impiegata per il soccorso a piedi.

Nel 2014 in Lombardia sono stati effettuati 1155 interventi (erano stati 985 nel 2013), soccorrendo 1216 persone (1060 nel 2013). Dati aggiornati all’8 marzo 2015 riportano che il Soccorso Alpino e Speleologico (Sas) lombardo ha svolto 133 interventi, di cui 4 casi sono stati causati da «incapacità» con il coinvolgimento di 14 persone infortunate! Già altre Regioni hanno provveduto a legiferare in materia. Nel Veneto già dal 2011 l’utilizzo dell’elicottero costa 25 euro al minuto se il ferito è grave (fino a un massimo di 500 euro), ma il costo può salire fino a 7.500 euro se il ferito è lieve.

In Trentino Alto Adige chi chiama i soccorsi senza aver subito danni rilevanti paga un ticket di 750 euro.

In Valle d’Aosta per richieste di soccorso immotivate o dovute a attrezzatura inadeguata il costo al minuto per l’utilizzo dell’elicottero è fissato in 137 euro.

CALABRESE Michele

Sitografia e Bibliografia:

suem.ulss.tv.it

www.ecodibergamo.it

torino.repubblica.it

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