Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della lista Costruire Insieme, in corsa per il rinnovo del direttivo di Opi Firenze-Pistoia.
La campagna elettorale per le elezioni degli organi direttivi di Opi Firenze-Pistoia sta volgendo al termine. Il prossimo fine settimana, nei giorni 20, 21, 22 settembre, termineranno infatti le procedure elettorali con la terza convocazione che, come da regolamento, non prevede alcun quorum.
Queste elezioni vedono concorrere due liste, fatto senza dubbio positivo: Costruire Insieme, con una proposta completa per tutti gli organi interni, e Invertiamo Rotta, priva di candidature per la Commissione Albo infermieri pediatrici, oltre a 30 candidati singoli. Va detto che, nella storia degli ultimi anni di questo specifico Ordine professionale, non si sono mai visti tanti candidati disposti a mettersi in gioco.
Accanto a questo vi sono però alcune ombre. La lista Invertiamo Rotta, che si contrappone a quella del presidente uscente David Nucci, vede nella sua composizione un’importante impronta sindacale, esprimendo non solo semplici iscritti del sindacato Nursind, come sarebbe lecito attendersi, ma componenti eletti nella Rsu e membri delle segreterie della sigla sindacale di Firenze e di Pistoia. Impossibile anche non notare la campagna mediatica e social a sostegno della lista in questione, effettuata proprio dalle stesse segreterie sindacali. Questo apre, inevitabilmente, una questione di compatibilità tra ruoli ordinistici e sindacali, che non può essere sottaciuta.
L’Opi ha come scopo principale quello di rappresentare e tutelare la professione infermieristica a livello del proprio territorio di riferimento, quello provinciale, promuovendo la qualità dei servizi e vigilando sul rispetto delle norme deontologiche da parte degli iscritti. Le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo e degli altri organi interni sono un momento fondamentale per garantire che la guida dell’Ordine rimanga indipendente e incentrata sugli interessi professionali dei suoi membri.
Tuttavia il sindacato Nursind ha deciso di intervenire direttamente nelle elezioni di Opi Firenze-Pistoia, manifestando apertamente il proprio sostegno a specifici candidati e cercando, evidentemente, di orientare il voto. Ne consegue che i due soggetti in questione, Ordine e sindacato, non mantengono in tal modo ruoli ben distinti. Infatti l’Opi tutela la professione, mentre il sindacato è orientato alla tutela dei lavoratori sul piano contrattuale e giuslavoristico. Esito importante di questa confusione di ruoli è il mettere a rischio le caratteristiche fondamentali di indipendenza e imparzialità di un Ordine.
L’intervento di Nursind nelle elezioni ordinistiche, così aperto e ripetuto, solleva diverse questioni. In primo luogo, emerge una potenziale alterazione del processo democratico all’interno dell’Opi. Un sindacato che si schiera apertamente nelle elezioni ordinistiche rischia di spostare il focus da questioni di interesse strettamente professionale a dinamiche sindacali, con il rischio di polarizzare i membri su tematiche che esulano dall’obiettivo primario dell’Ordine, ovvero la tutela della professione.
In secondo luogo, l’influenza sindacale potrebbe generare un conflitto di interessi. Il sindacato, infatti, persegue finalità specifiche legate al miglioramento delle condizioni contrattuali e lavorative degli infermieri, che potrebbero non essere sempre in linea con gli interessi più generali della professione, che l’Ordine deve rappresentare. Se i rappresentanti sindacali ottenessero ruoli decisionali all’interno dell’Opi, potrebbero essere potenzialmente tentati di privilegiare le istanze sindacali rispetto a quelle deontologiche e/o professionali.
Non ultimo, un membro dell’Opi con una forte affiliazione sindacale potrebbe sentirsi vincolato a promuovere rivendicazioni sindacali all’interno dell’Ordine, fatto che già si intravede nelle poche righe programmatiche diffuse dalla lista Invertiamo Rotta.
In sintesi, stiamo assistendo a un dibattito che mette in luce le potenziali e reali conflittualità nel sovrapporsi di ruoli all’interno di un Ordine, in specifico quello di membro Opi e quello di delegato sindacale. Per garantire una separazione chiara tra le due sfere, sarebbe auspicabile una normativa che sancisse esplicitamente l’incompatibilità tra le cariche sindacali e quelle ordinistiche, per evitare conflitti di interesse e preservare la trasparenza e l’autonomia dell’Ordine.
Nel frattempo solo gli iscritti potranno, con la loro serena valutazione, mettere al riparo l’Opi e se stessi da una confusione istituzionale, di cui francamente nessuno sente il bisogno e che porterebbe nocumento, in ultima analisi, sia all’Ordine professionale che al sindacato.
Redazione Nurse Times
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