Pochi giorni dopo la tragica morte del calciatore della Dinamo Bucarest, Patrick Ekeng il mondo del calcio piange una nuova vittima sul campo da gioco. Il giovane camerunese morì venerdì scorso a 7 minuti dal suo ingresso in campo accasciandosi a terra e venendo soccorso in maniera maldestra dai medici delle società sportive che pare non disponessero nemmeno di un defibrillatore.
Il giorno successivo é toccato ad una vecchia conoscenza della serie A italiana: Bernardo Ribeiro. Il calciatore brasiliano, anch’esso 26enne, aveva militato tra le file del Catania. Il centrocampista, tornato finalmente in patria dopo un lungo girovagare in Europa era stato ingaggiato dal Friburguense, squadra della sua città natale. Sul finire del primo tempo aveva avvertivo un intenso dolore toracico tale da chiedere la sostituzione alla propria panchina.
Trasportato urgentemente in ospedale è stato constatato il suo decesso dovuto ad un arresto cardiaco di imprecisata natura. Il sito ufficiale della società calcistica ha riportato la notizia domenica specificando che la morte sia avvenuta a causa di un malore improvviso.
Sarà solo l’esame autoptico a fare chiarezza sulle cause del decesso.
Il brasiliano non avrebbe dovuto partecipare alla partita a causa della concomitanza con il compleanno del padre che, per assurdo è stato rinviato all’ultimo di un giorno permettendo al ragazzo di essere presente in campo per quella che sarebbe stata la sua ultima partita.
“Sono così dispiaciuto che tu non sia più con noi. Le mie preghiere sono rivolte alla tua famiglia e ai tuoi amici. RIP fratello” sono le parole che il suo ex compagno di squadra Mark Brighitti, portiere australiano dei Newcastle Jets ha riportato su Twitter per ricordarlo.
Simone Gussoni
Fonti: O Globo
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