L’Organizzazione mondiale della sanità nelle linee guida provvisorie da poco pubblicate non raccomanda più il doppio tampone negativo per certificare la guarigione da Covid-19.
A liberare i pazienti dall’isolamento bastano tre giorni senza sintomi.
Indipendentemente dalla severità dell’infezione, quindi, non è più richiesto il doppio tampone negativo per certificare la fine della malattia. I nuovi criteri richiesti per porre fine all’isolamento sono:
Per i pazienti sintomatici: 10 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi, più almeno 3 giorni senza sintomi (incluso senza febbre e senza sintomi respiratori).
Per i pazienti asintomatici: 10 giorni dopo il tampone positivo.
La modifica sarebbe stata decisa in base alle nuove evidenze. Prove che certificano e dimostrano che il virus attivo, in grado di replicarsi e di infettare, non risulta presente, se non eccezionalmente, nei campioni respiratori del paziente dopo 9 giorni dall’insorgenza dei sintomi, e in particolare nei casi di infezione lieve, contestualmente alla formazione di anticorpi neutralizzanti.
“Il tema dell’isolamento di persone che magari si sono ammalate 1-2 mesi fa e non si sono ancora negativizzate è molto importante” ha detto l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, riportato sul Corriere della Sera.
“Sono moltissime le persone prigioniere in casa per settimane che non manifestano sintomi e capitano anche casi di tamponi positivi dopo due tamponi negativi. Questi esami li stiamo inviando a laboratori specializzati – continua Lopalco, – per capire se si tratta di un residuo di Rna non vitale o se il virus cresce in coltura e quindi potrebbe essere ancora contagioso. I Cdc americani hanno recepito le nuove linee guida dell’Oms, vediamo che cosa deciderà l’Italia”.
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