Una mamma speciale. Che produce una quantità di latte da far paura, tanto da poter sfamare un esercito di bimbe paffute come la sua. Così tanto latte materno da non sapere cosa farci. O meglio… Sì. Già, perché questa neomamma, affetta da una importante iper lattazione, ha deciso di donare questo suo straripante eccesso ai bimbi prematuri attraverso un’associazione di mamme che invece non ne hanno abbastanza.
Intervistata dall’Independent, la mammina da record (che deve tirarsi il prezioso liquido ogni tre ore e che stima di produrre qualcosa come 2,60 litri al giorno) ha dichiarato di aver donato ben 470 litri di latte ai piccoli che, o perché nati pre-termine o perché affetti da allergie, sono impossibilitati ad assumere latte artificiale.
“Di recente ho donato il latte a una coppia di gemelli che erano nati prematuramente”, “Sono in uno stato che richiede l’alimentazione tramite tubi” e “Ho pompato ai concerti, alle partite di baseball, in auto e al museo” sono solo alcune delle frasi emblematiche pronunciate dalla donna e che rendono l’idea della tanto abnorme quanto utilissima produzione eccessiva di latte da cui è interessata.
Tabitha, questo è il suo nome, ricorda bene anche il momento in cui le fu comunicato che aveva un’importante iper lattazione: “L’infermiera non aveva mai visto così tanto latte prima”.
La sua piccola si chiama Cleo, ha 8 mesi ed è decisamente ben nutrita visto che la sua mamma è pronta ad allattare in qualsiasi momento ed è costretta, suo malgrado (o forse no…?), a tirarsi nei momenti più impensabili: “La mia routine non si ferma che io sia in vacanza. Se non mi sento bene o non ho dormito abbastanza continuo a farlo” ha dichiarato. “Una volta ero con mio marito, eravamo usciti insieme per un appuntamento e mi sono dovuta assentare per 15 minuti per pompare”.
Una volta ‘pompato’ in contenitori sterilizzati, il latte di questa instancabile produttrice di vita viene congelato e poi inviato un’agenzia chiamata Prolacta.
La donna sembra vivere piuttosto bene questa sua particolarità e sembra che non abbia nessuna intenzione di rallentare, visto come ha concluso la sua intervista: “È decisamente un sacco di lavoro, ma è appagante. Non penso che smetterò presto”.
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