Pubblichiamo la lettera giunta alla redazione di Nurse Times circa le recenti prese di posizione della FNOPI.
In merito ai fatti delle ultime ore, inerenti gli attacchi frontali cui continua essere esposta la FNOPI, si ritiene opportuno fare alcune considerazioni.Il diritto di critica è lecito e sacrosanto. Nessuno si propone di accertare la bontà o meno delle recenti prese di posizione di FNOPI, sarà il tempo a stabilire quanto queste possano risultare incisivi per i nostri obiettivi professionali; tuttavia è necessario che tale diritto di critica venga esercitato nelle sedi e nei modi opportuni.
Appare di cattivo gusto indire una petizione, il cui valore e i cui fini lasciano il tempo che trovano, in un momento storico in cui non ci si possono permettere atti volti a destabilizzare il nostro già precario sistema professionale.
Deve essere riveduto il senso delle Istituzioni che ognuno di noi possiede, soprattutto bisogna far cessare la logica di aspettare che la soluzione dei nostri problemi arrivi dall’alto.È più facile chiedersi cosa abbia fatto FNOPI per gli Infermieri, ma perché non chiedersi cosa abbiano fatto finora gli Infermieri per loro stessi.
Certe decisioni scellerate da parte dei Governanti sono frutto di una considerazione confusa che si ha della nostra Professione, la cui causa è spesso da ricercare nell’immagine che noi diamo verso l’esterno.È colpa di FNOPI se, nel quotidiano, diamo adito a dubbi sulle nostre Competenze, sulle nostre attività, sulle nostre funzioni? È colpa di FNOPI se nutriamo dubbi sulla Scienza, se ci fa paura un vaccino, se inneggiamo alla dittatura sanitaria? È colpa di FNOPI se non sappiamo prendere le dovute distanze da tutto ciò che mette in cattiva luce la nostra Professione? Cerchiamo di fare chiarezza su noi stessi, su ciò che vogliamo e su come possiamo lottare per ottenerlo. Abbandoniamo il facile populismo, che in qualunque ambito della nostra Società è solo foriero di danni.
Da parte nostra il massimo sostegno a chiunque si impegnerà sempre, con le opportune modalità e nelle sedi idonee, a valorizzare gli Infermieri e il loro agire.
Vincenzo Bona, Donato Di Donfrancesco, Filippo Ingrosso, Antonio Mercurio, Claudio Morelli, Simone Nati, Valeria Pischetola, Tina Zerulo
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