“Sanità tra sprechi e paradossi spendiamo 3 Miliardi per farmaci non rimborsati dalla mutua, tra questi anche… omissis”
È bene ricordare ai cittadini e all’utenza che afferisce ai sistemi di erogazione delle cure socio-sanitarie che il sistema Mutalistico è stato sostituito dal S.S.N. (Sistema Sanitario Nazionale) e che le cure che vengono erogate hanno criteri di Universalità.
Ci duole sottolineare che, le famose Casse Mutue (ovverossia enti assicurativi che garantivano l’accesso alle cure ad una sola fetta di cittadini), erano limitate a chi aveva la possibilità di potervi accedere: un welfare dal basso che era alimentato da coloro i quali percepivano un salario; un sistema che purtroppo tagliava fuori dalle cure il ceto sociale basso, che si affidava alle “Opere Pie” nel momento in cui necessitasse di assistenza sanitaria.
Il 23 dicembre 1978 venne approvata la L. 833/78 che istituiva il Servizio Sanitario Nazionale che basa i suoi principi su:
- Solidarietà;
- Estensione delle cure anche a soggetti indigenti;
- Universalità delle cure Sanitaire;
L’evolversi della normativa ha trovato ampio spazio dapprima con il D.L. 502/92, e successivamente con il D.L. 517/93 che affidavano alle Regioni la Governance della Sanità e dal punto di vista economico e politico letteralmente responsabili dei propri sistemi sanitari.
Un breve quadro che descrive un’evoluzione del sistema su un sottile orizzonte federalistico; ma che, oggigiorno, definito “mutualistico” diventa obbrobrioso e non inorgoglisce chi puntualmente e managerialmente offre un prodotto socio-assistenziale esteso a 360°.
Culturalmente ci si auspica ad approfondimenti in materia e a non declinare qualsiasi forma di informazione corretta della cittadinanza circa il mutamento del Sistema Salute e del concetto economico che ne governa il funzionamento.
CALABRESE Michele
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