Il Ddl presentato dai deputati Girelli, Ciani, Malavasi, Stumpo (Pd) punta a introdurre un intervento normativo generale nel sistema di emergenza preospedaliera.
Avviare una progressiva riorganizzazione delle nuove sale operative del Set 118, con corrispondente incremento della sua efficienza, anche in considerazione della sempre più significativa evoluzione della professionalità infermieristica. Questa la finalità di un Ddl denominato “Riordino ospedali” e presentato dai deputati Girelli, Ciani, Malavasi, Stumpo (Pd).
Il Ddl punta a introdurre un intervento normativo generale nel sistema di emergenza preospedaliera per superare modelli frammentati e disomogenei. Ciò dovrebbe favorire la creazione di un sistema di soccorso sanitario rinnovato, basato su una revisione organizzativa e tecnologica delle sale operative del Set 118, con l’obiettivo di garantire maggiori uniformità e qualità del servizio.
Il Ddl è costituito da 13 articoli e prevede misure sperimentali da attuare nel quinquennio 2023-2027 per assicurare a tutti i cittadini un accesso equo e sostenibile alle cure.
Tra le principali disposizioni, l’articolo 3 del Ddl, che disciplina organizzazione e struttura del sistema preospedaliero di emergenza e urgenza. Si prevede che le sale operative operino a livello regionale, interprovinciale o di provincia autonoma, coinvolgendo personale medico, infermieristico, socio-sanitario e tecnico per la gestione delle richieste di soccorso, l’attivazione dei mezzi e delle squadre, in base alla priorità e alla criticità, l’erogazione di istruzioni pre-arrivo, il coordinamento dei soccorsi e la scelta della struttura di destinazione del paziente basata sui dati forniti in tempo reale dai dipartimenti di emergenza e accettazione (Dea).
L’articolo 6 del Ddl stabilisce i requisiti formativi e professionali per il personale medico, infermieristico e tecnico che opera nel sistema preospedaliero di emergenza e urgenza, con una specifica formazione nell’ambito extraospedaliero.
L’articolo 9, comma 3, del Ddl regola poi le attività ospedaliere di emergenza e urgenza, imponendo a Regioni e Province autonome di riorganizzare i reparti di pronto soccorso e i Dea. Questa riorganizzazione comprende l’implementazione di funzioni di triage, osservazione breve intensiva, percorsi rapidi come See and Treat e Fast Track, nonché la creazione di percorsi specifici per le patologie a tempo critico e le condizioni di fragilità.
In particolare, l’area See and Treat è dedicata alle condizioni cliniche urgenti di minore gravità, con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa nei reparti di pronto soccorso. Questa area sarà gestita da personale infermieristico altamente qualificato e appositamente formato.
Redazione Nurse Times
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