“Finalmente gli infermieri, ma il discorso vale in generale per il pubblico impiego, potranno continuare a rimanere iscritti al proprio sindacato e avvalersi così di tutti i servizi anche dopo la fine del loro rapporto di lavoro. Si tratta di una svolta che arriva dopo anni di battaglie e richieste cadute nel vuoto”. Così Andrea Bottega (foto), segretario nazionale del sindacato Nursind, dopo il via libera in prima lettura alla Camera del Ddl lavoro.
“Bene, dunque, l’emendamento – spiega il segretario Nursind -, a cui hanno creduto innanzitutto il presidente della Commissione Lavoro, Walter Rizzetto, il primo tra l’altro a presentarlo, e la relatrice del provvedimento Tiziana Nisini, e che allarga alle organizzazioni sindacali del pubblico impiego, riconosciute rappresentative dall’Aran, la possibilità di iscrivere il personale in quiescenza, prerogativa fino a questo momento limitata solo alle sigle rappresentate nel Cnel”.
Secondo il segretario Nursind, “il risultato raggiunto con questo primo passaggio del Ddl in aula, in attesa dell’approvazione definitiva, permette di sanare un’ingiustizia che per troppo tempo hanno subito tanti pensionati, sentendosi considerati lavoratori di serie B solo per aver scelto organizzazioni non rappresentate nel Cnel”.
Redazione Nurse Times
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