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Ddl Concretezza approvato in via definitiva: addio ai furbetti del cartellino

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Ddl Concretezza approvato in via definitiva: addio ai furbetti del cartellino
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Grazie alle rilevazioni biometriche (impronte digitali) i controlli delle presenze nei luoghi di lavoro diventano più stringenti. Tutte le novità per i dipendenti pubblici.

Stretta sui furbetti del cartellino, che verranno stanati grazie alle impronte digitali (controlli biometrici). Ricambio generazionale nella pubblica amministrazione grazie al turnover al 100% e ad assunzioni mirate in settori strategici (digitalizzazione, fondi strutturali, semplificazioni, contratti, gestione finanziaria). Concorsi pubblici più veloci, visto che le procedure potranno essere avviate anche senza preventiva autorizzazione, nel limite massimo dell’80% delle facoltà di assunzione maturate (cosiddetta Scia delle assunzioni). Mobilità verso il settore privato estesa a tutti i dipendenti pubblici (e non più limitata ai soli dirigenti). E una task force ministeriale (il cosiddetto Nucleo per la concretezza) che andrà in loco negli enti in difficoltà per accompagnarli nell’attuazione delle riforme e nel miglioramento dei servizi.

Sono le novità principali introdotte dal Ddl Concretezza, approvato ieri in via definitiva (con 135 sì, 104 no e 3 astenuti) dal Senato, che in terza lettura ha dato il via libera al testo già modificato dalla Camera dei deputati ad aprile. Il disegno di legge del ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, conferma la disciplina più stringente per il controllo delle presenze nei luoghi di lavoro attraverso le rilevazioni biometriche (impronte digitali) dei dipendenti e l’utilizzo di nuovi sistemi di videosorveglianza. Saranno esclusi dal controllo (ed è la grande novità introdotta nel passaggio a Montecitorio) i docenti e il personale educativo della scuola, mentre per i dirigenti scolastici resta la verifica della presenza negli istituti, secondo modalità che verranno stabilite da un decreto ad hoc della Funzione pubblica di concerto con il Miur.

«Con l’approvazione in via definitiva del Ddl Concretezza– ha osservato Bongiorno – la p.a. avrà nuovi e preziosi strumenti per garantire i migliori servizi per cittadini e imprese. Ogni articolo reca un cambiamento profondo. Con i controlli biometrici diciamo finalmente addio ai furbetti del cartellino, che truffano i colleghi e lo Stato. La videosorveglianza e la rilevazione delle impronte digitali contro le false attestazioni della presenza in ufficio rappresentano una misura davvero rivoluzionaria. Ci saranno poi assunzioni e reclutamento mirato per dare linfa a tutte le amministrazioni».

In materia di assunzioni si prevede che le amministrazioni dello Stato (anche a ordinamento autonomo), le agenzie e gli enti pubblici non economici possano procedere, a decorrere dal 2019, a immissioni in ruolo a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale corrispondente a una spesa pari al 100% di quella relativa alle cessazioni dell’anno precedente. Le amministrazioni dovranno predisporre piani triennali di fabbisogno del personale, tenendo conto dell’esigenza di ricambio generazione, e potranno essere autorizzate all’avvio dei concorsi e relative assunzioni nel triennio 2019-2021.

In via prioritaria dovranno essere reclutate figure professionali con “elevate competenze” in materia di: digitalizzazione, razionalizzazione e semplificazione dei processi e dei procedimenti amministrativi, qualità dei servizi pubblici, gestione dei fondi strutturali, contrattualistica pubblica, controllo di gestione, contabilità e gestione finanziaria. Assumere i vincitori di concorso o procedere allo scorrimento delle graduatorie, così come avviare nuove procedure concorsuali, sarà più facile, visto che le procedure potranno essere avviate anche senza preventiva autorizzazione nel limite massimo dell’80% delle facoltà di assunzione maturate.

Tutti gli statali potranno chiedere di essere collocati in aspettativa senza stipendio per maturare esperienze lavorative in organismi pubblici o privati. Se la mobilità è verso il privato, l’aspettativa sarà al massimo di cinque anni e potrà essere rinnovata una volta. Per chi invece vorrà avviare attività professionali e imprenditoriali, l’aspettativa durerà 12 mesi e sarà anch’essa rinnovabile una volta sola. «Investiremo nell’asset più importante: i lavoratori – ha commentato il sottosegretario alla p.a. –. Daremo una chance a quei giovani eccellenti che oggi fuggono all’estero e assumeremo in via preferenziale profili tecnico-manageriali di cui la p.a. è oggi priva».

Redazione Nurse Times

Fonte: Italia Oggi

 

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