Il salvataggio a opera di Juan Francisco, agente della Guardia Civil, è diventata l’immagine simbolo della difficile situazione vissuta dall’enclave spagnola in Marocco.
Un militare della Guardia Civil salva un neonato in mare. E’ l’immagine simbolo della crisi che si sta vivendo l’enclave spagnola di Ceuta, nei giorni in cui dal Marocco migliaia di cercano di raggiungere la Spagna. Sui media spagnoli Juan Francisco, agente del Gruppo speciale di attività subacquee della Guardia Civil (GEAS), ha raccontato non solo la durezza di quell’immagine, ma anche la terribile situazione che si sta vivendo a Ceuta. “Abbiamo preso il bambino, era congelato, freddo, non si muoveva”, ha detto, spiegando che la madre portava il bambino sulla schiena come fanno molti altri genitori: “È stato traumatico”.
Postata su Twitter, la foto in pochissimo tempo ha ricevuto migliaia di like e centinaia di commenti. “La Guardia Civil di #GEAS e #ARS salva la vita a decine di minori giunti a #Ceuta via mare con le loro famiglie”, si legge nel post. Nei giorni scorsi migliaia di immigrati sono entrati a piedi o a nuoto. Come riportano i media spagnoli, migliaia di giovani, ma anche famiglie, si sono gettati in mare per raggiungere il territorio spagnolo, di fronte alla passività delle autorità di confine marocchine. Tra quanti sono entrati irregolarmente in territorio spagnolo si stima che vi siano circa 1.500 minori, mentre un uomo sarebbe morto nel tentativo.
Ieri nell’enclave spagnola le autorità di Madrid sono state costrette a schierare diverse unità dell’esercito. I militari sono stati impiegati a sostegno della polizia, per controllare le strade della città, dopo l’ingresso di quasi 6mila immigrati, in gran parte marocchini, attraverso le barriere di confine. L’esercito, secondo i media spagnoli, è stato schierato nella zona di Tarajal, dove si concentra gran parte degli immigrati. I militari hanno impiegato anche mezzi blindati sulla spiaggia, con l’obiettivo di raggruppare principalmente minorenni.
L’intenzione delle autorità spagnole è quella di negoziare con il Marocco il rientro degli immigrati. Entro la giornata di martedì, ha riferito a Tve il ministro dell’Interno, Fernando Grande-Marlaska, erano stati già effettuati 1.500 rimpatri. Per accelerare le procedure, dalla Spagna sono stati inviati 150 agenti di polizia.
Redazione Nurse Times
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