Al via il progetto Qua la zampa nel reparto di Oncologia dell’azienda Istituti Ospitalieri.
Il reparto di Oncologia dell’azienda Istituti Ospitalieri di Cremona ha aderito a un importante iniziativa finalizzata a rendere più familiare la degenza dei malati. Le porte della corsia saranno infatti aperte agli animali domestici dei pazienti grazie al progetto Qua la zampa.
I pazienti che desiderino vivere in compagnia del proprio amico a quattro zampe potranno farlo nel rispetto delle indicazioni contenute nel regolamento. Tale opportunità è nata in seguito all’applicazione del regolamento di Regione Lombardia emanato nell’aprile 2017. Un documento che ha posto al centro il valore terapeutico della visita del proprio animale domestico, specialmente per chi è costretto a una lunga permanenza in ospedale.
Come dice Camillo Rossi, direttore generale dell’ASST di Cremona, “la presenza di un cane o di un altro animale d’affezione al letto del malato è una pratica i cui effetti benefici sono oggi scientificamente dimostrati”. Quali effetti benefici? “Riduzione di ansia, solitudine, paura e stress sono gli effetti immediati. In modo complementare la presenza del proprio animale favorisce il miglioramento dello stato d’animo del paziente, crea i presupposti per una maggior compliance con le terapie cliniche, aumenta il desiderio di comunicazione con le altre persone. Regione Lombardia, con il regolamento per l’accesso degli animali d’affezione in area ospedaliera, ha contribuito a realizzare il sogno di molte persone, ponendo attenzione a un aspetto della cura per nulla secondario”.
Aggiunge Paola Mosa, direttore socio-sanitario dell’ASST di Cremona: “Per le persone ricoverate da tempo in ospedale o per chi soffre di una patologia grave gli animali rappresentano un legame con la speranza. Consentire il loro ingresso nel reparto di Oncologia è un gesto terapeutico e un messaggio importante per chi si trova in questa difficile condizione”.
Spiega poi Maurilio Giorgi, direttore del Coordinamento tecnico veterinario ATS della Val Padana: “Un importante valore aggiunto del progetto è la collaborazione fra ASST di Cremona e Dipartimento veterinario di ATS della Val Padana. Quest’ultimo provvederà al rilascio dei certificati di buona salute degli animali che frequenteranno l’ospedale. Si tratta di un ulteriore aiuto per quei pazienti che non possono essere seguiti privatamente da un veterinario di fiducia, ad esempio per situazioni di disagio economico, per la distanza dal luogo di residenza o per altre difficoltà”.
Tra i promotori del progetto figurano Rodolfo Passalacqua, direttore del Dipartimento oncologico – ASST di Cremona, Morena Nazzari, coordinatrice infermieristica dell’unità operativa di Oncologia, e tutta l’equipe del reparto di Oncologia dell’ospedale lombardo.
“Nel nostro reparto – afferma Passalacqua – i pazienti sono talvolta costretti a un periodo di degenza piuttosto lungo a causa della complessità clinica della malattia e, inevitabilmente, vengono a trovarsi in una condizione di disagio e sofferenza fisica e psicologica, che si somma alla condizione già fragile indotta dalla patologia e dai trattamenti debilitanti. Ci si trova davanti a pazienti stanchi di essere ammalati. In tale contesto il ruolo dell’equipe diventa ancora più delicato. Si tratta di capire come aiutare il paziente e diventa fondamentale individuare le sue fonti energetiche emotive. In genere i famigliari e gli amici svolgono un ruolo determinante, ma molto spesso il nucleo affettivo comprende anche gli animali domestici. La possibilità di ricevere la visita del proprio cane, ad esempio, ha un effetto benefico scientificamente dimostrato sul paziente. La presenza dell’animale facilita la produzione di endorfine, al punto da indurre nella persona ricoverata uno stato di tranquillità e rilassatezza”.
Sottolinea infine Nazzari: “L’ingresso degli animali in reparto è regolamentato da una serie di norme che tutelano i pazienti, gli operatori e gli stessi animali. Anzitutto il paziente dovrà fare richiesta al responsabile del progetto, che in questo caso è il coordinatore infermieristico. Il personale sanitario valuterà ogni richiesta, tenendo conto delle condizioni di salute del paziente, della presenza di un caregiver/famigliare e della tipologia di animale. Stabilito che le condizioni sono favorevoli, sarà necessario produrre un certificato di buona salute dell’animale, rilasciato dal veterinario di fiducia o dal veterinario messo a disposizione da ATS Val padana. Il passaggio successivo è concordare data, ora e luogo dell’incontro nella sala di attesa o nella stanza di degenza. È importante precisare che tutto questo si svolgerà nel rispetto delle esigenze di tutti i pazienti ricoverati”.
Simone Gussoni
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