Il ministero della Salute ha emanato la circolare con le nuove regole: riduzione da 10 a 7 giorni della quarantena dei vaccinati che siano stati a contatto con un positivo. Per i non vaccinati (anche per chi non ha il ciclo completo) il periodo è invece di 10 giorni. Stop isolamento a 21 giorni per positivi lungo termine. Intanto l’Inps chiarisce che la quarantena per contatto Covid non è più considerata malattia e la prestazione non verrà erogata per gli eventi avvenuti nel 2021 ma solo per quelli del 2020.
“Possono rientrare in comunità – si legge nella circolare – dopo un periodo di quarantena di almeno 7 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”
Qualora non fosse possibile eseguire un test molecolare o antigenico tra il settimo e il quattordicesimo giorno, si può valutare di concludere il periodo di quarantena dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, anche in assenza di esame diagnostico molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV- 2. L’annuncio delle nuove regole era stato dato dallo stesso ministero il 5 agosto scorso.
I contatti asintomatici a basso rischio di casi con infezione da SARS-CoV-2 identificati dalle autorità sanitarie – si legge ancora nella circolare – se hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni non devono essere sottoposti a quarantena, ma devono continuare a mantenere le comuni misure igienico-sanitarie previste per contenere la diffusione del virus”.
Nel caso in cui “i contatti ad alto rischio siano operatori sanitari o altre persone che forniscono assistenza diretta ad un caso COVID-19, oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, non si applica la misura della quarantena bensì la sorveglianza sanitaria attiva dall’ultima esposizione al caso“, conclude la circolare.
Resta di 10 giorni la quarantena per chi non è vaccinato o non ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni e sia venuto in contatto con positivo.
“Contatti di casi COVID-19 confermati da variante VOC non Beta sospetta o confermata o per cui non è disponibile il sequenziamento – si legge nella circolare – 10 giorni di quarantena e test molecolare o antigenico negativo, oppure 14 giorni di quarantena anche in assenza di test diagnostico nel caso di contatti ad alto rischio”.
Per i contatti di casi COVID-19 da variante VOC Beta sospetta o confermata, si prevedono 10 giorni di quarantena “più un test molecolare o antigenico negativo, sempre nel caso di contatti ad alto rischio”. Per i contatti a basso rischio nei due casi non è necessaria la quarantena. Basta mantenere – ricorda la circolare – le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Infine, in tutti i casi per il personale sanitario e di laboratorio è richiesta solo la sorveglianza attiva.
Infine si ricorda che “i casi COVID-19 da variante VOC non Beta sospetta o confermata o per cui non è disponibile il sequenziamento che continuano a risultare positivi al test molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia da almeno 7 giorni (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia), potranno interrompere l’isolamento al termine del 21° giorno”
La circolare del ministero della Salute sui nuovi termini di quarantena ed isolamento spiega che “per i casi COVID-19 con VOC Beta sospetta o confermata” per i positivi a lungo termine “è necessario un test molecolare negativo”. “Si raccomanda particolare cautela – si legge ancora – nell’applicazione di tale criterio nei soggetti immunodepressi, in cui il periodo di contagiosità può risultare prolungato”.
Si raccomanda in ogni caso – prosegue la circolare del direttore Gianni Rezza – di prevedere “l’esecuzione di un test diagnostico molecolare o antigenico per stabilire la fine dell’isolamento di tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze”.
Per i casi COVID-19 confermati da variante VOC non Beta sospetta o confermata o per cui non è disponibile il sequenziamento – spiega ancora il ministero – per gli asintomatici 10 giorni di isolamento e test molecolare o antigenico negativo. Mentre per i sintomatici 10 giorni di isolamento di cui almeno ultimi 3 giorni senza sintomi, con test molecolare o antigenico negativo
Infine per Casi COVID-19 con VOC Beta sospetta o confermata 10 giorni di isolamento e test molecolare negativo per gli asintomatici, e 10 giorni di isolamento di cui almeno ultimi 3 giorni asintomatici con test molecolare negativo per i sintomatici
Intanto l’Inps ha chiarito che l’indennità di malattia per quarantena Covid non potrà essere erogata per gli eventi avvenuti relativi al 2021, ma solo per tutto il 2020 nel limite delle risorse stanziate. L’Inps ha sottolineato che non sono stati stanziati nuovi fondi per la copertura: “Poiché per il 2021 il legislatore non ha stanziato nuove risorse, l’indennità non potrà essere erogata anche per gli eventi avvenuti nell’anno in corso”.
Restano coperti dalle tutele ordinarie gli eventi certificati come malattia da Covid-19. Nello stesso messaggio l’Inps ha comunicato che per quanto riguarda l’indennità per la quarantena relativa all’anno 2020, “procederà al definitivo riconoscimento degli importi dovuti delle certificazioni attestanti la quarantena con isolamento fiduciario redatte dai medici curanti, anche nei casi in cui non sia stato possibile reperire alcuna indicazione riguardo al provvedimento emesso dall’operatore di sanità pubblica”.
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