Sarà il numero di casi positivi in classe a determinare quanti alunni dovranno andare in isolamento (nessuno se il caso è uno solo) e per quanto tempo.
Sono pronte le indicazioni sulla scuola del gruppo di lavoro dei ministeri della Salute e dell’Istruzione, dell’Istituto Superiore di Sanità e delle Regioni. Indicazioni riguardanti, in particolare la quarentena, che non dovrebbe essere più imposta a tutta la classe se c’è un solo studente positivo. L’obiettivo è ridurre al minimo la didattica a distanza, monitorando comunque la situazione.
Le indicazioni devono essere approvate definitivamente, prima di essere inserite in un documento a firma dei vari membri del gruppo. Per il momento emerge che non saranno trasferite in una circolare del ministero, ma si tratterà di suggerimenti che le Asl dovranno seguire, rispettando l’autonomia dei dipartimenti di prevenzione, cioè dei medici che valutano i singoli casi e determinano quali siano i contatti a rischio. Le regole sulla durata della quarantena, tuttavia, per il momento restano uguali.
“Sulla scuola – ha anticipato Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss – c’è un gruppo di lavoro che vede coinvolto l’Istituto Superiore di Sanità, il ministero della Salute, il ministero dell’Istruzione e le Regioni. Attualmente c’è una riflessione proprio su come governare la presenza di eventuali casi positivi dentro i singoli contesti scolastici e dentro le singole classi, garantendo la sicurezza con meccanismi di fattibilità”. Nello specifico, “si può immaginare, in alcune situazioni, anche attraverso l’uso mirato dei tamponi, che possono consentire, vista la specificità del contatto scolastivo, di permettere la didattica in presenza”.
Se il piano dovesse essere confermato, si prevede che, in caso di un solo alunno positivo, tutti i compagni dovranno effettuare il tampone e, se negativi, potranno continuare ad andare a scuola, così come i docenti. I test che si possono utilizzare sono tutti quelli che danno diritto al Green Pass, quindi i tamponi molecolari, alcuni tipi di test rapido e i salivari, questi ultimi però solo se molecolari, cioè analizzati da un laboratorio. Dopo quattro o cinque giorni il test sarà ripetuto per evitare che sfuggano eventuali infezioni non rilevate la prima volta.
Se invece si trova un altro positivo in classe, gli alunni non vaccinati, ma anche i docenti, andranno in quarantena per dieci giorni, come prevedono le regole sull’isolamento, mentre i vaccinati (ovviamente con tampone negativo) potranno restare ancora in classe. Infine, qualora i positivi fossero due o più, tutti gli alunni andranno in quarantena, i vaccinati per sette giorni e gli altri per dieci.
Per gli alunni sotto i 12 anni le regole saranno uguali. Tuttavia, trattandosi di soggetti che non possono ancora vaccinarsi, nel caso di due positivi in classe andranno tutti in isolamento. Per asili nido e scuola dell’infanzia, poi, non essendoci completamente obbligo di mascherina, basterà un solo caso di positività a far scattare la quarantena per tutti.
Redazione Nurse Times
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