Home NT News Covid-19: un microchip posizionato sottocute potrà rilevare la positività dopo soli 3 minuti dal contagio
NT News

Covid-19: un microchip posizionato sottocute potrà rilevare la positività dopo soli 3 minuti dal contagio

Condividi
Covid-19: un microchip posizionato sottocute potrà rilevare la positività dopo soli 3 minuti dal contagio
Condividi

Un microchip inserito per via sottocutanea sarà in grado di rivelare se il paziente svilupperà i sintomi del Covid-19. L’invenzione, realizzata dai ricercatori del Pentagono, è stata svelata alcune settimane fa nel corso della trasmissione ’60 Minutes’ sulla Cbs.

La tecnologia è stata presentata dal colonnello Matt Hepburn, ex medico militare specializzato in malattie infettive che ha guidato la risposta del Defence Advanced Research Project Agency (DARPA) alla pandemia.
“È un sensore che si mette sotto la pelle e che ci dice quali sono le reazioni chimiche in corso. Funziona come una spia di controllo di un motore e quel segnale significa che domani avrai i sintomi”, ha spiegato Hepburn.
 
L’ispirazione per il microchip deriva dalla lotta per bloccare la diffusione del coronavirus a bordo della USS Theodore Roosevelt, dove 1.271 membri dell’equipaggio sono risultati positivi. “Se i marinai avessero saputo della loro positività si sarebbero sottoposti ad esami sul posto con un prelievo di sangue”, ha sottolineando, spiegando che con questa tecnologia “possiamo avere informazioni sulla positività in 3-5 minuti, fermando l’infezione sul nascere”.
 
 
Ma Hepburn non si è limitato a realizzare il microchip in grado di rilevare il Covid-19. Il suo team ha anche sperimentato un filtro che, se posizionato su una macchina per dialisi, è in grado di rimuovere il virus dal sangue. “Si fa passare il sangue attraverso il filtro e questo elimina il virus”, ha spiegato. Il filtro è stato utilizzato per curare la moglie di un militare positiva al Covid, ricoverata in terapia intensiva con insufficienza d’organo e shock settico. Dopo pochi giorni la donna si è ripresa completamente. Per questo il trattamento è stato ora approvato dalla FDA per l’uso di emergenza ed è stato utilizzato per curare quasi 300 pazienti.
Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Burnout, gli infermieri che ne soffrono sono soggetti a errori
NT NewsStudentiTesi di Laurea - NeXT

La dott.ssa Marzoli Bachini presenta la tesi infermieristica su stress lavoro-correlato e burnout

ll progetto editoriale denominato NeXT 2.0 permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti...

Opi Bat, al via il bando per le migliori tesi di ricerca infermieristica del 2022
NT NewsSpecializzazioniStudentiTesi di Laurea - NeXT

Tesi sul coordinatore attraverso gli occhi degli infermieri: percezione e scelte formative

ll progetto editoriale denominato NeXT 2.0 permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti...

CittadinoEducazione SanitariaNT News

Encefalopatia epatica: scarti di arance rosse come supporto nella cura

Scarti di arance rosse siciliane elaborati e utilizzabili come supporto nella cura...

ECM e FADInfermieriNT News

Corso Ecm (3 crediti) Fad gratuito per infermieri: “Smettere di fumare in oncologia”

Sulla piattaforma MDG Solutions è attivo il corso Ecm Fad gratuito “Smettere...