Sono 109mila gli infermieri che si sono contagiati dall’inizio della pandemia da Covid 19 in Italia, 87 sono deceduti. Questi alcuni dei dati diffusi dal centro studi della federazione degli infermieri (Fnopi) durante il congresso in corso a Firenze.
«Gli infermieri – si spiega in una nota diffusa da Fnopi – sono la categoria di personale sanitario maggiormente contagiato da Sars-Cov-2: ovviamente, soprattutto per l’altissimo livello di prossimità con i malati».
Per quanto riguarda i decessi degli infermieri, precisa ancora Fnopi, «si nota un numero maggiore in particolare (ma non solo) nelle regioni soggette alla prima fase della pandemia, quando, cioè, non c’erano sufficienti dispositivi di protezione individuale per garantire la sicurezza degli operatori impegnati h24 in prima linea».
«In rapporto alla mortalità generale per Covid – viene precisato ancora – la mortalità degli infermieri sul lavoro segue l’andamento di quella dei casi registrati nella popolazione, in particolare con picchi in entrambi i casi ad aprile e novembre 2020». «Con la comparsa dei vaccini – si legge ancora nel documento -, si registra una flessione delle infezioni tra gli infermieri: un dato che, da una parte, è positivo, vista l’attuale carenza di organici nei servizi sanitari, dall’altra, lo è ovviamente per il minor numero di soggetti coinvolti nell’infezione e, quindi con minori conseguenze personali e minori rischi per i pazienti a cui non possono fare a meno di essere vicini».
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