Si torna a parlar della cosiddetta “tempesta citochinica“, una vera propria tempesta sugli organi che si verifica con alcuni casi (i più gravi) di Covid-19.
Lo studio condotto dalla dottoressa Francesca Coperchini, biologa dell’istituto Maugeri di Pavia, in équipe con i colleghi del Laboratorio di ricerca sui distruttori endocrini, Luca Chiovato, Laura Croce, Flavia Magri e Mario Rotondi ha affrofondito la questione. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista scientifica Cytokine & Growth factors reviews.
“Il nostro è uno studio della letteratura basato su ricerche e dati precedenti riguardanti le sindromi respiratorie acute Sars e Mers”, ha spiegato Coperchini, come riporta “La Provincia Pavese” (D. Zorzetto). “Ci siamo occupati della cosiddetta tempesta citochinica, di cui si è parla da inizio pandemia, che nei casi più gravi porta importanti danni ai polmoni e ad altri organi. In pratica accade che con l’insorgere di infezioni il nostro organismo comunemente produca in risposta sostanze infiammatorie in grado di sconfiggere il virus. Ma nel caso dell’infezione portata dal Covid non è così, perchè abbiamo accertato che il nostro sistema immunitario impazzisce letteralmente: si verifica appunto una tempesta citocinica. In sostanza produce in modo spropositato le citochine, proteine-sostanze infiammatorie che in questo frangente non sono in grado di debellare l’infezione, ma generano uno stato infiammatorio che danneggia la struttura dei polmoni fino a deteriorarla“.
Le citochine, attraverso la continua produzione chimica, aumentano costantemente spostandosi in altri organi. “Il nostro studio ha raccolto tutte le informazioni al riguardo, traendo una sorta di lezione dalle precedenti epidemie, individuandone le similitudini e arrivando a importanti conclusioni” dice la biologa.
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