Lo ha stabilito il Cts in risposta al parere richiesto dal Governo. Resta l’obbligo in caso di possibile assembramento e sui mezzi pubblici.
In risposta al parere richiesto dal Governo il Comitato tecnico scientifico ha stabilito che a partire da lunedì prossimo, 28 giugno, non sarà più necessario indossare la mascherina all’aperto. Decade, quindi, l’obbligo entrato in vigore l’8 ottobre 2020. Con alcune eccezioni, però. Il dispositivo di protezione, infatti, andrà sempre portato con sé e dovrà essere indossato anche all’aperto qualora non sia possibile mantenere il distanziamento di almeno un metro. Resta in vigore, inoltre, l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi e sui mezzi pubblici.
“Le mascherine rappresentano uno dei mezzi più efficaci per la riduzione della circolazione del virus”, si legge nel parere del Cts, che aggiunge: “Lo scenario epidemiologico è caratterizzato da una incidenza stabilmente e significativamente sotto i 50 casi x 100.000 abitanti nei 7 giorni indicativa di una contenuta circolazione del virus SARS-CoV-2. Questo si tradurrà in un quadro nazionale che dalla prossima settimana vedrà tutte le regioni in zona bianca”.
Sulla base di tali dati sussistono le “condizioni, nelle cosiddette zone bianche, per superare l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine all’aperto, salvo i contesti in cui si creino le condizioni per un assembramento (es. mercati, fiere, code, ecc.)”.
In ogni caso “le persone devono sempre portare con sé una mascherina in modo da poterla indossare ogni qualvolta si creino tali condizioni” e deve “essere raccomandato fortemente l’uso della mascherina nei soggetti fragili e immunodepressi e a coloro che stanno loro accanto”. Inoltre la mascherina deve “essere sempre indossata negli ambienti sanitari, secondo i protocolli in essere” e deve “sempre essere mantenuto l’obbligo di indossare la mascherina in tutti i mezzi di trasporto pubblico”. Infine dovranno “essere rispettate le disposizioni e i protocolli stabiliti per l’esercizio in sicurezza delle attività economiche, produttive e ricreative”.
Redazione Nurse Times
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