Home Regionali Abruzzo Coronavirus, turni massacranti al Pta di Gissi (Chieti): vertenza degli infermieri contro l’Asl
AbruzzoNT NewsRegionali

Coronavirus, turni massacranti al Pta di Gissi (Chieti): vertenza degli infermieri contro l’Asl

Condividi
Coronavirus, turni massacranti al Pta di Gissi (Chieti): vertenza degli infermieri contro l'Asl
Condividi

I lavoratori rivendicano un equo risarcimento per l’esposizione ai rischi derivanti dallo stress accumulato.

Il personale infermieristico del Presidio territoriale d’assistenza di Gissi (Chieti) ha promosso una vertenza nei confronti della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, lamentando turni di lavoro massacranti e rivendica un equo risarcimento. Gli avvocati Luca Damiano e Katia Basilico, del Foro di Vasto, hanno di recente inviato una diffida all’Azienda sanitaria per veder riconoscere in favore dei propri assistiti il diritto alla fruizione del riposo compensativo e in mancanza del relativo risarcimento del danno, nel rispetto dell’art. 36 Cost. e dell’art. 5 della Direttiva n. 2003/88/CE, trattandosi di diritto indisponibile.

“Fermo restando il potenziale di contagio in ogni ambiente di vita e di lavoro, gli operatori sanitari sono identificabili tra i lavoratori a maggior rischio di esposizione al virus – sottolineano i due legali -. In aggiunta, il loro impegno in prima linea nella gestione dell’emergenza sanitaria li espone altresì ad un crescente sovraccarico operativo ed emotivo. Ciò è dovuto, in particolare, al confronto con cambiamenti drastici intervenuti nelle condizioni organizzative, relazionali, ambientali e psicologiche, ma anche nella vita privata. Tali aspetti portano ad una situazione di stress crescente ed effetti negativi sulla salute”.

E ancora: “L’esposizione a stress cronico può impattare sulla salute psicofisica della persona in diversi modi, che vanno da problemi di concentrazione e memoria, problemi somatici e alterazioni del comportamento, fino a sintomi di ansia e depressione, senso di impotenza e anche ad uno stato di sofferenza conclamata come il burnout. Può inoltre modificare le risposte fisiologiche e i comportamenti, e avere un’interazione con la malattia, anche esponendo maggiormente l’operatore sanitario al pericolo di contagio. Pertanto diventa assolutamente necessario concedere adeguati riposi al personale sanitario nell’ottica della gestione e contenimento del rischio”.

Redazione Nurse Times

Fonte: Vastoweb.com

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
LazioNT NewsRegionali

Convegno “Universalità delle cure e sostenibilità dei Ssn in Europa”: appuntamento a Roma il 22 novembre

Nell’ambito delle iniziative correlate al Giubileo 2025, organizzate dalla Conferenza Episcopale Italiana insieme...

LazioNT NewsRegionali

Ostia (Roma), uomo morto per possibile shock anafilattico: indagati tre medici del Centro Paraplegici

Tre medici sono indagati per la morte di Massimo Gialli, camionista 68enne,...

Emilia RomagnaNT NewsRegionali

Reggio Emilia, violenza in Pronto soccorso: 16enne prende a pugni due infermieri

Un episodio di violenza ai danni del personale sanitario si è verificato...

CampaniaNT NewsRegionali

Asl Napoli 3 Sud, sospesa infermiera che si spacciava per cartomante e sensitiva

“Ci giunge segnalazione in privato dal giornalista Pino Grazioli che su TikTok...