E’ il risultato di uno studio sul comportamento biologico del virus in donne con una gravidanza a termine.
Se una mamma in gravidanza è positiva al coronavirus, la trasmissione al feto avviene nel 6% dei casi. Lo sostiene un gruppo di ricerca dell’Università Statale di Milano, coordinato dalla professoressa Valeria Savasi, in collaborazione con gli ospedali Sacco di Milano, San Gerardo di Monza e San Matteo di Pavia, che si è posto l’obiettivo di comprendere il comportamento biologico del virus in donne con una gravidanza a termine.
«I dati in letteratura sono ancora pochi e non esaustivi», spiegano gli esperti. Era stato lo stesso gruppo a rilevare, con uno studio pubblicato ad agosto, come il 20% delle donne in gravidanza affette da Covid-19 manifestino un «andamento severo dell’infezione, con sviluppo di polmonite interstiziale e necessità di cure urgenti».
Con il nuovo lavoro, pubblicato su Nature Communications, i ricercatori hanno cercato il genoma virale in molteplici campioni come tamponi nasofaringei, vaginali, sangue del cordone fetale e materno, biopsie della placenta e liquido amniotico. È stata cercata la presenza di anticorpi specifici sia nel bambino che nella mamma. Risultato: nel 6% dei casi il virus è stato trovato nella placenta e nel sangue del feto.
«I risultati ottenuti da questo studio - commenta Valeria Savasi - potrebbero aiutare a definire non solo un’adeguata condotta ostetrica, ma anche le modalità e il timing del parto in donne gravide con infezione da Covid-19».
Redazione Nurse Times
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