Le proposte del consigliere regionale Caracciolo per far fronte al propagarsi dell’epidemia sul territorio.
“Non è il momento delle polemiche: la pressione sul nostro Sistema sanitario ha raggiunto livelli insostenibili. Serve unità istituzionale sotto la saggia regia del prefetto Maurizio Valiante per condividere le scelte utili a contrastare al meglio un’emergenza che sta mettendo in ginocchio l’intero territorio. Il momento dei bilanci e delle responsabilità gestionali verrà una volta tornati alla normalità”. Così il consigliere regionale Filippo Caracciolo sull’emergenza coronavirus sempre più estesa in Puglia.
“Comprendo la rabbia dei medici espropriati dai propri reparti – prosegue -, ma ora è il momento della responsabilità e dell’unità di tutto il Sistema sanitario. E’ il momento di salvare vite umane. Bisogna ringraziare medici, infermieri, operatori sanitari, volontari e operatori del 118 per l’abnegazione che ci stanno mettendo. A loro va offerto il massimo sostegno di tutte le istituzioni. Per questo motivo vanno valutate tutte le soluzioni utili ad alleggerire la pressione sui presidi ospedalieri del territorio. In tal senso, fondamentale potrebbe essere l’aiuto dell’Esercito, a cui va affidato l’allestimento di ospedali da campo, sulla scorta di quanto sta accadendo in Regioni come Piemonte, Umbria ed altre”.
Aggiunge Caracciolo: “La zona adiacente all’eliporto e l’ampio parcheggio nei pressi dell’ospedale Dimiccoli di Barletta potrebbero diventare aree utili all’allestimento di una struttura che darebbe grande respiro alle attività dei nostri nosocomi ospitando i pazienti Covid che necessitano di ricovero con stretta sorveglianza medica, ma non ancora bisognosi di terapia intensiva. Fondamentale sarà allestire gli ospedali militari da campo nei pressi di quelli civili, in modo tale da rendere possibili , ove necessari, eventuali trasferimenti”.
E ancora: “La sinergia con l’Esercito potrebbe concretizzarsi anche con l’allestimento di Covid hotel nella parte inutilizzata della caserma ‘Stella’ di Barletta. Questa struttura andrebbe a ospitare pazienti asintomatici con difficoltà a trascorrere in casa il decorso della malattia, quarantenati, ma anche operatori sanitari che non intendano rientrare a casa per non mettere a rischio contagio le proprie famiglie. Il supporto dell’Esercito va richiesto con urgenza”.
Infine: “Altra strada da seguire è quella della riattivazione dei PTA (ex ospedali) di Trani e Canosa per le attività chirurgiche, al momento sospese nei presidi ospedalieri della Bat. La situazione è ormai sfuggita di mano. Servono decisioni anche impopolari, ma necessarie a salvaguardare la salute dei cittadini e l’economia. Non c’è più tempo da perdere”.
Redazione Nurse Times
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