I dati degli ospedali sentinella nella settimana tra il 28 dicembre e il 3 gennaio rivelano un trend preoccupante in merito ai pazienti più giovani.
Nella settimana tra il 28 dicembre e il 3 gennaio sono cresciuti dell’86% i pazienti ricoverati per Covid sotto i 18 anni rispetto al totale dei pazienti pediatrici dei sette giorni precedenti. Lo rivelano i dati degli ospedali sentinella della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere). Dati che hanno indotto il Cts dell’Aifa a esprimere parere positivo sulla dose booster per la fascia d’età 12-15 anni.
Il numero dei bambini ricoverati è quasi raddoppiato, passando da 66 a 123, ed è triplicato il numero di piccoli in terapia intensiva: da 2 a 6 in una settimana. Tra i piccoli degenti il 62% ha tra 0 e 4 anni, ed è quindi in una fascia di età non vaccinabile. I dati sono raccolti da 21 strutture ospedaliere e 4 ospedali pediatrici.
Sempre nella settimana tra il 28 dicembre e il 4 gennaio il tasso di crescita dei ricoveri Covid negli ospedali sentinella Fiaso ha avuto una accelerazione del 25,8%. Emerge dal report sui dati raccolti da 21 strutture sanitarie e ospedaliere e 4 ospedali pediatrici distribuiti su tutto il territorio. La proporzione tra pazienti vaccinati e no vax rimane stabile: i non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 72% del totale. La metà godeva di buona salute e non aveva comorbidità. Il range di età va dai 18 agli 83 anni.
A livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto nei reparti ospedalieri sale al 20% e, in 24 ore, cresce in 13 regioni, raggiungendo livelli più critici in Valle d’Aosta (47%), Calabria (32%), Liguria (31%) e Umbria (con +3% raggiunge il 27%). A crescere sono anche: Abruzzo (al 16%), Campania (19%), Emilia Romagna (18%), Lazio(20%),Lombardia (22%), Piemonte (24%), Puglia (12%), Sicilia (24%), Toscana (16%). Stabili oltre soglia del 15%: Basilicata (20%), Friuli (24%), Marche (23%), PA Bolzano (17%), Sicilia (24%),Veneto (20%). Il tasso è in calo nella PA Trento (al 19%) e Sardegna (9%). Questi i dati Agenas del 4 gennaio.
I posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid-19 restano al 15% a livello nazionale, ma crescono in 6 regioni: Abruzzo (arrivando al 13%), Basilicata (4%), Lombardia (15%), PA di Bolzano (19%), Piemonte (19%) e in Valle d’Aosta (con un +3% arrivano al 12%). Stabile oltre la soglia del 10% in Calabria (15%), Emilia Romagna (15%), Lazio (17%), Liguria (21%), Marche (21%), PA di Trento (24%), Sicilia (13%), Toscana (15%), Umbria (12%), Veneto (19%). In calo in Campania (8%), Friuli (16%). E’ quanto emerge dal monitoraggio dell’Agenas, che confronta i dati del 4 gennaio con quelli del giorno precedente.
Nuovo record di contagi giornalieri da coronavirus in Veneto, con 16.871 casi in 24 ore, che portano il totale delle infezioni da inizio pandemia a 703.750, sfondando il tetto di 700 mila. Il bollettino regionale segnala anche 28 decessi, con il totale delle vittime a 12.473. Numeri in aumento anche per gli attuali positivi, che sono 136.723, 12.364 in più di ieri. Crescono più lentamente rispetto a ieri i dati ospedalieri, con 1.395 ricoveri in area non critica (+29) e 211 in terpia intensiva (+2).
Redazione Nurse Times
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