In base all’accorso raggiunto fra i tre Paesi, i cittadini vaccinati potranno varcare i rispettivi confini senza bisogno di tamponi o quarantena.
Far ripartire il turismo. Per alcuni Paesi europei si tratta di una priorità, tanto da portare alla decisione di riaprire reciprocamente i propri confini, permettendo di varcarli alle persone vaccinate contro il coronavirus, senza bisogno di tamponi o quarantena. Tra questi figura ora anche Cipro, che si è aggiunto al patto già stipulato tra Grecia e Israele. I cittadini in possesso del certificato di vaccinazione possono dunque viaggiare liberamente fra i tre Stati.
Il premier greco Kyriakos Mitsotakis, dopo aver firmato il relativo accordo col collega israeliano Benjamin Netanyahu, aveva invitato a unirsi anche altre nazioni. Appello subito accolto dal presidente della Repubblica cipriota, Nicos Anastasiades, il quale ha raggiunto un’intesa con Israele che dovrebbe entrare in vigore il 1° aprile.
L’idea del passaporto vaccinale era stata lanciata per la prima volta da Mitsotakis a gennaio, senza incontrare i favori dell’Unione Europea. Adesso, poerò, le cose stanno cambiando. “Dato che il mondo è in subbuglio a causa del coronavirus, stabili relazioni tra i nostri Paesi sono più importanti che mai – ha detto Anastasiades –. La ripresa della libera circolazione, senza restrizioni, è di grande importanza per Cipro, Paese dipendente dal turismo”.
Prorpio per rilanciare un’economia basata in buona parte sul turismo, Israele sta imprimendo un notevole impulso alla campagna di vaccinazione: circa 4 milioni di cittadini (su oltre 9 milioni) hanno già ricevuto la prima dose, e oltre 2,6 milioni anche la seconda. Sebbene il tasso dei contagi resti elevato, il Governo ha inoltre deciso di rimettere gradualmente in moto le attività economiche, attribuendo maggiore libertà d’azione ai vaccinati.
Pur con qualche restrizione, infine, il Paese mediorientale si prepara a riaprire anche i pellegrinaggi in Terra Santa, prevedendo che per l’estate la totalità della popolazione sarà vaccinata (con esclusione di quella palestinese nei territori occupati).
Redazione Nurse Times
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