In tutto, l’Unione Europea ha prenotato circa 300 milioni di dosi. In italia la campagna di vaccinazione dovrebbe partire a metà gennaio.
L’Agenza europea del farmaco (Ema) ha dato l’ok condizionale al vaccino anti-Covid sviluppato da Pfizer-BioNTech. A seguire la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato il via libera all’immissione in commercio.
“Al momento non ci sono indicazioni che il vaccino non funzionerà contro la variante del Covid”, ha detto Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’Ema. “È la notizia che aspettavamo – ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza –. La battaglia contro il virus è ancora molto complessa, come dimostrano anche le ultime notizie provenienti da Londra, ma avere a disposizione un vaccino efficace e sicuro apre una fase nuova e ci da più forza e fiducia”.
La decisione dell’Ema era data per scontata da quando l’Agenzia aveva deciso di anticipare la riunione per valutare il vaccino, originariamente prevista per il 29 dicembre. E la Commissione europea aveva già anticipato che in caso di raccomandazione positiva avrebbe autorizzato il vaccino in tempi rapidi, in modo da avviare la somministrazione di massa in tutta l’Unione Europea tra il 27 e il 29 dicembre. La raccomandazione dell’Ema era stata data formalmente dalla Commissione per l’utilizzo dei farmaci sull’uomo (Chmp). Di fatto, quindi, l’Unione Europea ha compresso in un giorno solo tre passaggi che di solito necessitano di diversi mesi.
In tutto, l’Unione Europea ha prenotato circa 300 milioni di dosi del vaccino sviluppato Pfizer/BioNTech, ma non è chiaro quante di queste saranno disponibili nelle prime settimane della campagna. Germania e Francia sembrano i due Paesi più pronti per partire subito con le vaccinazioni (entrambi inizieranno il 27 dicembre), mentre in altri Paesi la campagna vera e propria dovrebbe iniziare soltanto a gennaio inoltrato. Tra questi anche l’Italia, come annunciato nei giorni scorsi dal commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri.
Redazione Nurse Times
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