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Coronavirus, nuova variante segnalata in Giappone

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Coronavirus, nuova variante segnalata in Giappone
People wearing face masks to protect against the spread of the coronavirus walk at Ginza shopping street Tokyo, Monday, Jan. 4. 2021. (AP Photo/Koji Sasahara)
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Denominata E484K, sarebbe in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini attualmente disponibili.

In Giappone è stata segnalata una nuova variante del SarsCov2. Denominata E484K, allarma le autorità nipponiche poichè risulterebbe capace di ridurre l’efficacia dei vaccini attualmente disponibili. La mutazione si somma alle altre già in circolazione e accresce la preoccupazione degli esperti, che avvertono che siamo dinanzi a una corsa contro il tempo e che l’unica vera arma per frenare il virus e le sue inevitabili mutazioni è oggi rappresentata esclusivamente dalle campagne di vaccinazione, che devono dunque accelerare il più possibile.

La mutazione E484K è stata rilevata in 10 dei 14 pazienti esaminati in un ospedale di Tokyo nel mese di marzo. Per circa due mesi e fino a marzo, riferiscono le fonti nipponiche, 12 pazienti Covid su 36 sarebbero stati infettati dalla mutazione pur non avendo mai viaggiato e frequentato altre persone poi risultate positive. La notizia arriva nel corso di una seconda impennata di infezioni, che ha investito in particolar modo la città di Osaka e altre due prefetture dell’arcipelago, Hyogo e Miyagi.

La variante E484K, che presenterebbe caratteristiche assimilabili sia alla variante inglese sia a quella sudafricana, è stata segnalata anche in Tirolo, in Austria, e si starebbe diffondendo pure negli Stati Uniti. Al momento, tuttavia, mancano studi specifici rispetto a questa mutazione, e dunque la cautela è d’obbligo.

“In attesa di dati scientifici certi sulla variante E484K e sulla sua eventuale resistenza ai vaccini – afferma Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e professore associato di Malattie infettive all’Università di Roma Tor Vergata –, c’è in generale grande preoccupazione rispetto alle mutazioni del virus SarsCov2 e la necessità di attuare un forte monitoraggio”. Da parte sua il virologo Roberto Burioni, dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, invita alla cautela e, in un tweet, scrive: “Vaccini e varianti. No al ‘varianterrorismo’. I vaccini funzionano”.

Redazione Nurse Times

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