Per entrare nel Paese è ora sufficiente un tampone antigenico effettuato 48 ore prima dell’arrivo.
La Grecia riapre al turismo di massa, snellendo le procedure di ingresso e svincolando i visitatori dall’obbligo di quarantena. La prima, sostanziale novità sta nel fatto che, in mancanza di un vaccino, per entrare nel Paese basterà effettuare un tampone antigenico (ovvero un test rapido, molto più veloce e meno costoso di quello molecolare) 48 ore prima di arrivare.
La seconda riguarda i bambini: saranno controlleti i certificati che attestano negatività o la guarigione da Covid per i minori dai dodici anni in su, e non più dai sei anni, come avvenuto finora. Fortemente volute dal ministro del Turismo, Haris Theoharis, queste nuove norme si aggiungono alle altre già in vigore da tempo, che quindi restano invariate.
In linea con i requisiti necessari per ottenere il cosiddetto Green Pass, operativo dal 1°luglio, ogni turista ha diritto all’ingresso in Grecia, oltre che con un test, con una certificazione di vaccinazione completa (due dosi, tranne per il siero monodose Johnson & Johnson), effettuata da almeno 14 giorni, oppure con una certificazione di guarigione da Covid-19 negli ultimi nove mesi.
Prima di entrare nel Paese, inoltre, è necessario compilare il Passenger Locator Form (Plf), in mancanza del quale è prevista una multa di 500 euro. Si tratta di un modulo che fornisce informazioni su luogo di provenienza, la durata del soggiorno, indirizzo del soggiorno. Il Governo greco si riserva infine di eseguire test rapidi a campione all’arrivo: in caso di positività si può alloggiare in hotel quarantena a spese dello Stato. Le informazioni aggiornate sono reperibili su travel.gov.gr.
Redazione Nurse Times
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