Il presidente Anelli manifesta la preoccupazione dei medici: “Ora il virus circola di più”.
Una doppia preoccupazione, per i medici e per i cittadini. E’ quella espressa dall’esecutivo della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, in un’interlocuzione informale con il ministro della Salute, Roberto Speranza.
“I decessi e i contagi tra i medici hanno ricominciato a salire – spiega il presidente Filippo Anelli –. Il nostro memoriale, in procinto di essere aggiornato, conta 221 nomi. Ringraziamo il ministro Speranza per la disponibilità a trovare, in tempi rapidi, soluzioni concrete per avviare un monitoraggio dei rischi sul territorio e mettere in sicurezza tutti i medici”.
Prosegue Anelli: “L’altra preoccupazione che abbiamo espresso riguarda la salute dei cittadini. Non solo perché la pressione sugli ospedali (che fortunatamente, soprattutto nelle Regioni dove sono state applicate misure più restrittive, sta calando) porta a ‘trascurare’ la cura per le altre patologie, peggiorando gli indicatori sugli esiti. Dopo la pandemia temo che, alle vittime del Covid, dovremo aggiungere quelle per le patologie oncologiche, cardiovascolari, per i traumi, per le malattie croniche curate con ritardo. A questo proposito, ci tengo a lanciare un appello: il Natale si avvicina e aumenta il desiderio, legittimo e sacrosanto, di ricongiungimento con i familiari lontani, di festeggiare insieme agli amici. Facciamolo, ma con misura e prudenza”.
Conclude il presidente Fnomceo: “A Natale le misure restrittive messe in atto dal Governo avranno sicuramente raffreddato la curva dei contagi. Ma questo non significa un ‘liberi tutti’: il virus circola ancora, e in maniera molto più forte rispetto all’estate, quando uscivamo da due mesi di lockdown totale. Non ripetiamo gli errori di Ferragosto. Non compromettiamo in pochi giorni mesi di sacrifici. Continuiamo a limitare gli spostamenti a quelli necessari, e a rispettare le misure igieniche di prevenzione. Siamo tutti coinvolti in questa partita. Solo impegnandoci nella stessa direzione possiamo abbassare la curva”.
Redazione Nurse Times
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