Il 26enne Matteo Bedetti ha ricevuto il siero russo, che a inizio settimana è arrivato nella piccola Repubblica.
Si chiama Matteo Bedetti (foto) ed è un infermiere 26enne del 118, la prima delle 25 persone che a San Marino sono già state vaccinate con lo Sputnik V. “Sto molto bene e sono felice di averlo fatto”, ha dichiarato a caldo, invitando tutti a “vaccinarsi il più possibile”, pur ammettendo di aver avuto “qualche dubbio iniziale sullo Sputnik, subito eliminato con la lettura dei dati scientifici e dei tanti studi effettuati sul siero”.
L’annuncio del vaccino russo, le cui prime dosi soino arrivate nella piccola Repubblica a inizio settimana, era stato dato mercoledì da Alessandra Bruschi, del direttore generale dell’Istituto per la sicurezza sociale (Iss), che aveva sottolineato: “La pressione non solo in ospedale, ma su tutte le strutture che eseguono tracciamenti e tamponi, è altissima, con i numeri dei contagi molto alti. Quindi l’avvio della campagna vaccinale deve essere veloce e massiva. Domani (ieri per chi legge, ndr) sarà il nostro V Day, anche per testare l’organizzazione, ma da lunedì partiremo con le immunizzazioni degli operatori sanitari. Poi avanti con tutte le altre categorie, come previsto dal piano. In attesa che si sblocchino anche le forniture degli altri vaccini, come da accordi sottoscritti con l’Italia. Dovremmo essere in dirittura di arrivo anche su questo fronte”.
Bruschi come pure il direttore sanitario Iss, Sergio Rabini, ha chiesto poi attenzione alle misure sanitarie: “La pressione sull’ospedale è forte: in Terapia intensiva ci sono dieci persone, e sedici nel reparto Covid. La variante inglese non è più letale, ma è molto pià contagiosa. Quindi attenzione massima ai contatti tra i bambini, che molto volte non hanno nessun sintomo, e con i nonni, molto più fragili”.
Redazione Nurse Times
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