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Coronavirus e scuola: le indicazioni per la gestione dei casi positivi

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Coronavirus, scuola tra i luoghi più sicuri
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Iss, Regioni e ministeri della Salute e dell’Istruzione hanno redatto una bozza di nota tecnica per stabilire come comportarsi quando ci sono alunni o personale contagiati. Il documento dovrebbe essere approvato nella giornata di oggi.

“Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da Sars-CoV-2 in ambito scolastico”. Questo il titolo della bozza di nota tecnica alla quale hanno collaborato Iss, Regioni e ministeri della Salute e dell’Istruzione (vedi allegato). Coma anticipato dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, il testo dovrebbe essere approvato nella giornata di oggi: “L’elemento chiave è che scatterà la didattica a distanza solo in caso di tre persone positive in una classe, mentre la quarantena automatica non scatta più dopo un solo caso”.

Nel testo si prevede che, in casi casi eccezionali legati all’urgenza, a disporre la sospensione delle lezioni per una classe dove è stato individuato un caso positivo potranno essere anche i dirigenti scolastici, non solo le autorità sanitarie: “Nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate a intervenire tempestivamente o comunque secondo la organizzazione di regione/Pa o Asl, il dirigente scolastico venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola è da considerarsi quindi autorizzato, in via eccezionale ed urgente, a sospendere temporaneamente le attività didattiche nella classe/sezione/gruppo e a trasmettere l’avvio delle misure previste dal presente protocollo, sia per i bambini/alunni che per gli insegnanti che sono stati a contatto con un caso Covid-19 confermato (nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi o all’esecuzione del test diagnostico se asintomatico), in attesa della formalizzazione da parte del Ddp”.

Per i servizi educativi per l’infanzia, in caso di alunno positivo, tutti i bambini dovranno stare in quarantena per dieci giorni ed effettuare un test al termine. Educatori, insegnanti e altri operatori scolastici che hanno svolto attività in presenza nel gruppo del positivo rispetteranno una quarantena che va da sette a dieci giorni, a seconda che siano vaccinati o meno. Altre sezioni della scuola non dovranno fare nulla. Nel caso in cui a risultare positivo sia invece un educatore o un operatore, gli alunni dovranno sempre stare in quarantena per dieci giorni, mentre gli educatori, se vaccinati o negativizzati nei sei mesi precedenti, non dovranno rispettare quarantena, ma solo sottoporsi a un test, da ripetere dopo quattro-cinque giorni. Se invece non sono vaccinati, né hanno mai contratto il Covid, dovranno rispettare la quarantena e, prima di rientrare dopo dieci giorni, sottoporsi a un tampone. Gli altri operatori scolastici che hanno svolto attività interrelate al gruppo del positivo, o altre sezioni o gruppi della stessa scuola, non dovranno fare nulla, purché siano state rispettate le norme anti-contagio.

Nelle scuole primarie e secondarie, nel caso in cui uno studente risulti positivo, gli alunni che hanno frequentato la stessa classe sono sottoposti a tampone: se negativi, possono restare in classe, ripetendo il tampone a distanza di quattro-cinque giorni. In caso di un’ulteriore positività, gli alunni vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi saranno sorvegliati con i test, mentre gli altri dovranno andare in quarantena. Se si trovano altri due casi positivi oltre al primo, scatta la quarantena per tutta la classe.

I docenti vaccinati che hanno svolto attività nella stessa classe del positivo sono sottoposti a tampone e, se negativi, possono rientrare subito a scuola. Se non vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi, andranno in quarantena. Per i primi il tampone si ripete dopo quattro-cinque giorni, per gli altri dopo dieci. Se dai test emerge un altro positivo, i vaccinati saranno monitorati con i tamponi, gli altri andranno in quarantena. Scatta anche qui la quarantena per tutta la classe se c’è un terzo caso. Gli altri operatori scolastici che hanno svolto attività nella classe del positivo vengono semplicemente tenuti sotto controllo con un tampone, da ripetere dopo quattro-cinque giorni, mentre le altre classi non sono interessate dalla procedura.

Sempre nelle scuola primarie e secondarie, in caso di docente positivo, gli alunni della sua classe dovranno essere sottoposti a tampone, e potranno restare in classe se negativi, ripetendolo dopo quattro-cinque giorni. Se dovesse emergere un ulteriore caso positivo, si attua la differenziazione tra vaccinati e non (i vaccinati potranno rimanere, monitorati; i non vaccinati dovranno andare in quarantena).

Gli insegnanti che hanno svolto attività in compresenza con l’insegnante o operatore scolastico positivo, dovranno essere sottoposti a test e potranno rientrare se negativi. Ser non vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi, dovranno invece rispettare la quarantena e ripetere il test dopo dieci giorni, invece che dopo quattro-cinque, come i vaccinati. Anche qui, in caso di due positivi, i vaccinati dovranno sottoporsi allo screening, i non vaccinati andranno subito in quarantena. Lo stop delle lezioni è previsto solo se ci sono tre casi.

ALLEGATO: Bozza del documento

Redazione Nurse Times

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