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Coronavirus, aggiornate categorie target prioritarie e fasi della campagna vaccinale

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Coronavirus, in Puglia si indaga su vaccini a persone fuori lista. Emiliano: "Reato punibile con l’arresto"
Sandra Rodriguez, 63, receives a COVID-19 vaccination from Yaquelin De La Cruz at the Research Centers of America (RCA) in Hollywood, Florida, on August 13, 2020. - So-called phase three vaccine clinical trials, in which thousands of people take part in the final stages, are gaining traction in Florida. With more than half a million cases and over 9,000 deaths, Florida ranks second in the US in total cases behind California, making it an ideal place to carry out the trials. That has led to a flurry of activity at the RCA, a private center carrying out clinical trials in Hollywood, 25 miles (40kms) north of Miami. (Photo by CHANDAN KHANNA / AFP) (Photo by CHANDAN KHANNA/AFP via Getty Images)
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Elaborate le raccomandazioni per l’attuazione della seconda fase del Piano vaccini anti-Covid.

Il ministero della Salute, in collaborazione con la struttura del commissario straordinario per l’emergenza Covid, con Aifa, Iss e Agenas, ha elaborato il documento “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19”, che aggiorna le categorie a cui offrire la vaccinazione e l’ordine di priorità per l’attuazione della seconda fase del Piano strategico dell’Italia per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19, adottato con DM del 2 Gennaio 2021, in base all’evoluzione delle conoscenze e alle informazioni sui vaccini disponibili.

Il documento ha ricevuto parere positivo da parte del Consiglio Superiore di Sanità ed è stato oggetto di un confronto con il presidente e alcuni componenti del Comitato Nazionale di Bioetica. Il gruppo di lavoro permanente su SARS-CoV-2 del Consiglio Superiore di Sanità ha ritenuto largamente condivisibile l’impostazione adottata nel documento, che appare ispirata a principi di equità, protezione, promozione della salute e del benessere, concordando che i vaccini a cui, sulla scorta delle informazioni attualmente disponibili, si attribuiscono maggiori capacità protettive da malattia (vaccini che impiegano la tipologia dell’Rna messaggero) vengano riservati alle categorie di soggetti connotate da maggior rischio di letalità correlata al Covid-19. Il gruppo di lavoro ha considerato inoltre altrettanto ragionevole che il vaccino AstraZeneca sia offerto preferenzialmente a soggetti di età compresa tra i 18 e i 55 anni, per i quali sono disponibili evidenze maggiormente solide.

Redazione Nurse Times

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