Infermieri pediatrici ricorrono: non rispettate ne’ le quote di genere ne’ quelle delle varie professioni
Con un ricorso d’urgenza alla Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie del Ministero della Salute, depositato ad inizio settimana la dott.ssa Graziella Costamagna, presidente della Commissione dell’albo degli Infermieri Pediatrici di Torino, ha chiesto l’annullamento delle elezioni del Comitato centrale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche tenutesi a Roma alla fine di marzo scorso.
Viene contestata, in primo luogo, la composizione degli organi federali (oltre al Comitato Centrale anche del Collegio dei Revisori dei Conti), non rispettosa del vincolo all’equilibrio di genere, che avrebbe richiesto il rapporto minimo di un terzo del totale dei componenti.
Manca poi totalmente la rappresentanza degli Infermieri Pediatrici, pur in presenza di almeno una candidata – appunto la ricorrente Dott.ssa Costamagna – appartenente a questo Profilo Professionale, candidata ammessa e risultata effettivamente votata, con ben 250 voti di preferenza.
Risultano quindi violati due principi fondamentali dell’ordinamento professionale degli infermieri come significativamente innovato, proprio su questi profili, per effetto della riforma attuata con la Legge n. 3 del 2018, con privazione di rappresentanza al vertice dell’organizzazione ordinistica FNOPI di componenti fondamentali, numericamente molto significative ed importanti, della sua base degli oltre 450.000 iscritti in prevalenza donne: gli Infermieri Pediatrici e gli infermieri.
Il contenzioso è stato avviato con l’assistenza dello studio legale Fantigrossi di Milano.
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