Uno studio ha confrontato direttamente l’efficacia e la sicurezza di dabigatran e rivaroxaban utilizzando i dati degli Stati Uniti Medicare.
Obiettivo di questo studio è stato quello di confrontare l’efficacia e la sicurezza tra rivaroxaban 20 mg / dabigatran 150 mg e rivaroxaban 15 mg / dabigatran 75 mg nei pazienti con fibrillazione atriale (FA).
Dai dati del registro 2010-2013 US Medicare, sono stati selezionati i pazienti con fibrillazione atriale in terapia con dabigatran 150/75 mg o rivaroxaban 20/15 mg nel periodo tra il 4 novembre 2011 (quando è stato approvato rivaroxaban) e il 31 dicembre 2013. Il nostro campione comprendeva 7322 pazienti trattati con dabigatran 150 mg, 5799 pazienti trattati con rivaroxaban 20 mg, 1818 trattati con dabigatran 75 mg e 2.568 trattati con rivaroxaban 15 mg.
Questi pazienti sono stati seguiti fino alla comparsa di ictus, altri eventi tromboembolici, sanguinamento, sospensione o interruzione di un anticoagulante, la morte, oppure fino al 31 dicembre 2013. E’ stato costituito un modello di rischio proporzionale di Cox per confrontare i risultati clinici tra i gruppi.
Non c’è stata alcuna differenza nel rischio di ictus tra dabigatran 150 mg e 20 mg di rivaroxaban (hazard ratio [HR] 1.05; 95% intervallo di confidenza [CI] 0,97-1,13) o fra dabigatran 75 mg e 15 mg di rivaroxaban (HR 1,05; 95% CI 0,94-1,18).
Rispetto al dabigatran 150 mg, rivaroxaban 20 mg è stato associato ad un rischio maggiore di altri eventi tromboembolici (HR 1,28; IC 95% 1,14-1,44), sanguinamento maggiore (HR 1.32; 95% CI 1,17-1,50), e morte (HR 1,36 ; 95% CI 1,19-1,56). Il rischio di eventi tromboembolici diversi da ictus (HR 1,37; IC 95% 1,15-1,62), sanguinamento maggiore (HR 1,51; IC 95% 1,25-1,82), e morte (HR 1,21; IC 95% 1,04-1,41) è stato anche superiore per rivaroxaban 15 mg rispetto a dabigatran 75 mg.
In conclusione, non c’era differenza nella prevenzione dell’ictus tra il rivaroxaban e dabigatran; tuttavia, rivaroxaban è stato associato ad un più alto rischio di eventi tromboembolici diversi da ictus, morte, e sanguinamento.
CALABRESE Michele
Fonte: Am J Cardiovasc Drugs DOI 10.1007/s40256-016-0189-9.
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