Eletto per una manciata di voti di differenza. Il tribunale di Palermo condanna l’ex presidente dell’Opi, Francesco Gargano: “quindici schede erano false. C’è stata frode elettorale”
PALERMO – C’è una vicenda che se da un lato conferma le lungaggini del nostro sistema giudiziario (la sentenza di primo grado arriva a quattro anni di distanza dallo svolgimento dei fatti), dall’altro scrive una pagina buia nel mondo della professione infermieristica.
E questa volta, come facilmente si potrebbe tendere a pensare, non si tratta di un caso di malasanità, ma di una frode elettorale in piena regola, almeno secondo quanto stabilito del Tribunale di Palermo, Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, che il 21 settembre scorso, al termine del rito abbreviato, ha emesso una sentenza di condanna ad un anno ed un mese, oltre al pagamento delle spese processuali, nei confronti dell’ex presidente dell’Opi di Palermo, Francesco Gargano.
Infermiere che, va detto per completezza di informazione, oggi non ricopre incarichi pubblici o di rappresentanza, anche per essere sconfitto nell’ultima tornata elettorale per il rinnovo dei vertici dell’Opi palermitano.
La frode elettorale che ha portato a processo l’ex presidente Gargano, si sarebbe consumata in occasione delle elezioni degli organi direttivi (Consiglio e Collegio dei Revisori dei Conti) dell’allora Ipasvi, avvenute tra l’11 e il 15 novembre del 2017.
Nel dispositivo della sentenza, emessa il giudice del Tribunale di Palermo, la dottoressa Donata Di Sarno, si legge che il presidente (Gargano n.d.r.) “formava quindici schede di voto false” alterando così il voto finale che avrebbe visto prevalere la sua lista su quella avversaria per una manciata di voti. Proprio quel minimo scarto aveva permesso all’allora presidente Gargano di essere rieletto così da restare alla guida dell’Opi sino al 2020, anno delle nuove elezioni che hanno fatto registrare il successo della lista guidata da Antonino Amato proprio a discapito di Gargano. Una vittoria elettorale, quella del 2017, macchiata in maniera indelebile dalla sentenza del Tribunale di Palermo. Una pagina nera nella storia degli Ordini delle professioni infermieristiche.
Redazione Nurse Times
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