Il coordinamento regionale del sindacato Nursing Up Lazio, invia una richiesta di chiarimenti al Direttore Generale del Policlinico Umberto I di Roma, Dott. Domenico Alessio, sul concorso pubblico per 40 infermieri pubblicato sulla G.U. della Repubblica Italiana – 4a Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 40 del 20-5-2016. Il sindacato chiede le intenzioni dei dirigenti di restituire i 10 euro derivanti dalla tassa concorsuale sostenuta dai candidati, in caso di annullamento dello stesso. Ricordiamo che il concorso è stato oggetto di un recente pronunciamento del TAR, che lo aveva definito INUTILE (VEDI SENTENZA).
La scrivente O.S. chiede delucidazioni circa il Concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 40 posti di Collaboratore Professionale Sanitario – Infermiere – Pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio del 05/05/2016, n. 36 e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4a Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 40 del 20-5-2016.
La presente al fine di chiedere le intenzioni dell’amministrazione, in indirizzo, a proposito dell’espletamento del concorso.
Gli Infermieri di tutta Italia aspettavano da molto tempo un concorso nel Lazio. Quindi, gli eredi di Florence Nightingale nostrani, hanno accettando di buon grado il pagamento di una tassa di concorso. Il concorso pubblico era talmente “sospirato” che nessuno si è posto il problema se fosse o meno lecita “una tassa di partecipazione al concorso”. Gli infermieri, erano disposti ad un piccolo sacrificio; il proposito era collaborativo, pur di essere assunti, dopo molti anni di attesa.
L’azienda dovrebbe sapere che all’articolo 23 della costituzione dice che: “Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge “. Già lo Statuto Albertino prevedeva una riserva di legge in materia tributaria stabilendo che “nessun tributo può essere imposto o riscosso se non è stato consentito dalle camere e sanzionato dal Re”.
La scrivente O.S. benché fosse a conoscenza di ciò, aveva accettato di buon grado, pur di vedere espletare il concorso. La Regione Lazio ha soldi per finanziare “esose” esternalizzazioni, ma, non ha fondi sufficienti per pagare un concorso per Infermieri? Quindi il pagamento di una tassa di concorso poteva essere un buon compromesso per i nostri infermieri.
La scrivente O.S. sarà a disposizione di tutti gli Infermieri che lo richiederanno e senza impegno al fine di tutelare i loro diritti.
Nel caso di annullamento del Concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 40 posti di Collaboratore Professionale Sanitario – Infermiere gli Infermieri hanno diritto al rimborso delle tassa di partecipazione al concorso. (Se la Regione Lazio può permettersi numerose esternalizzazioni, può anche permettersi la “restituzione” della somma di € 10,00, versata, quale contributo partecipazione Concorso Pubblico Infermiere?)
Si fa presente che una recente sentenza del Tar reputa illegittima l’esclusione di un candidato per non aver pagato il contributo di partecipazione al concorso. Si chiede, quindi, nel caso di non espletazione del concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 40 posti di Collaboratore Professionale Sanitario – Infermiere, la restituzione della tassa di partecipazione al concorso che non sarebbe prevista dalla legge imperativa nazionale, ma viene deliberata dall’Ente che indice la procedura pubblica di reclutamento, al fine di coprire le spese della selezione. Quindi nel caso in cui il concorso non venisse realizzato non ci possono essere spese di selezione da attribuire e/o pretendere dagli aspiranti.
Si fa presente che la restituzione della “tassa di partecipazione al concorso” è ben poca cosa rispetto ai costi sostenuti dai colleghi, come: i costi del versamento, l’apertura di un indirizzo pec. Senza considerare la delusione per l’annullamento di un sospirato concorso, che era stato annunciato a più riprese, creando numerose aspettative e speranze.
Le intenzioni di bandire un concorso risale al novembre 2015. Esattamente l’albo pretorio del Policlinico Umberto I, il 2.11.2015 pubblicò la delibera 932, il cui contenuto era: “ Concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 60 posti di collaboratore professionale sanitario – Infermiere per l’assunzione a tempo indeterminato, ai sensi della disciplina concorsuale prevista dal D.P.R. N. 220 del 27 marzo 2001. Approvazione bando. Dalla pubblicazione del bando nell’albo pretorio alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale nessuno si è accorto delle altre graduatorie aperte? I colleghi avrebbero potuto evitare di spendere soldi.
Tutto ciò, ovviamente, nella speranza che i colleghi vincitori del ricorso e i colleghi candidati aspiranti al concorso non debbano aspettare le lungaggini della Magistratura e/o l’indolenza della Regione Lazio.
Coordinamento Regionale Nursing Up Lazio
Laura Rita Santoro
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