La genesi della stomaterapia inizia nel 1756. Da quel lontano anno sono state affinate tecniche chirurgiche e ideati presidi sempre più validi atti a favorire la riabilitazione, fondamentale per il paziente.
Obiettivo: la persona operata deve riprendere a pieno titolo il posto che occupava prima dell’intervento, sia in famiglia che nella società.
Quali sono i tempi della riabilitazione?
Quando questo processo deve incominciare?
Dopo quanto tempo dall’intervento?
La riabilitazione deve iniziare prima dell’intervento. La preparazione preoperatoria è il momento più importante della riabilitazione, in quanto si creano le basi per il futuro che attende lo stomizzato. Tanto il paziente sarà ben preparato, fisicamente e mentalmente, tanto più sarà informato dei cambiamenti che subirà il suo corpo, tanto meglio reagirà in seguito.
La NEGAZIONE è il primo sentimento che il paziente manifesta per mantenere la preesistente immagine di sè. La risposta al dolore è l’AGGRESSIVITA’ che viene diretta contro qualsiasi cosa venga considerata fonte di dolore. L’ANSIA è un sentimento spiacevole di allarme o di attesa. L’infermiere Stomaterapista, però, non è presente in tutte le Unità Operative. Si pone un interrogativo: il paziente stomizzato da chi è accudito, gestito e seguito? Dall’infermiere di corsia. Nel piano di studi del corso di Laurea in Infermieristica, infatti, è presente il modulo della stomaterapia di base. E’ scaturita quindi l’esigenza di valutare, attraverso uno studio, le conoscenze scientifiche degli infermieri, la percezione della qualità dell’assistenza erogata, il bisogno di ampliare le proprie conoscenze e la presentazione del progetto “Centro Riabilitazione d’Eccellenza”.
Il campione preso in considerazione è rappresentato da 50 infermieri dell’Azienda Ospedaliero Universitaria del Policlinico di Bari delle varie unità operative.
Il campione annovera un’età di esperienza lavorativa compresa tra 8 e 30 anni.
Dall’analisi dei dati sono state evidenziate alcune criticità:
- 74 % ritiene di avere scarse conoscenze scientifiche
- 60% è interessato a corsi di aggiornamento
- 66% non ritiene che il tempo da dedicare al paziente e al car giver sia sufficiente durante la degenza
- 96% riconosce l’importanza di istituire un ambulatorio dedicato allo stomaterapia nell’ambito di un nosocomio
- 65% è propenso all’utilizzo di protocolli e linee guida
- 60% sarebbe gratificato perchè coinvolto nel progetto
Dallo Studio condotto si deduce che nell’ambito delle UU.OO., non tutti gli Infermieri sono all’altezza del compito.
Il Centro di Riabilitazione Stomizzati d’eccellenza dovrebbe essere costituito da:
- sala di riabilitazione del pavimento pelvico
- unità assistenziale domiciliare
- counselling pre e post operatorio
- lavoro in rete con specialisti
- sportello di ascolto per stomizzati funzionante H 24
E’ una sfida che assicura al paziente stomizzato, assistenza consulenza e supporto psicologico.
Il paziente sarà preoccupato per la futura condizione e si porrà dei quesiti:
- Come influirà tutto ciò nella mia vita?
- Riuscirò a farmi accettare a livello sessuale?
A questi interrogativi si sottopongono quelle persona che si approcceranno al nuovo cambiamento di stile di vita.
All’interno del centro saranno presenti delle figure professionali che collaborando in sinergia riusciranno ad accompagnare il paziente in tutto il suo percorso: Stomaterapista, Chirurgo, Dietologo, Psicologo e Consulenti.
Concludo con una massima:
Il malato curabile deve essere totalmente riabilitato per accedere di nuovo alla posizione da cui la malattia lo ha rimosso, deve ritrovare la sensazione della sua personale dignità e con essa una nuova vita.
Dott. Antonio Mirro
Dott.ssa Concetta Tassielli
Lo staff di NurseTimes si congratula con il dott. Antonio Mirro per l’ambizioso traguardo raggiunto con il conseguimento della laurea in Infermieristica, augurandogli una brillante carriera!
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