Il 14enne Antonio Vento Carjaval, affetto da epidermolisi bollosa distrofica, ha riacquistato la vista grazie al trattamento con un collirio.
Antonio Vento Carjaval, un 14enne americano parzialmente cieco, ha riacquistato la vista grazie a un nuovo, rivoluzionario trattamento con colliri che ha curato la patologia da cui era affetto. Si trattava dell’epidermolisi bollosa distrofica, rara malattia genetica che colpisce circa 3mila persone nel mondo, provocando vesciche su tutto il corpo e persino negli occhi. Si ttratta della prima terapia genica al mondo che restituisce la vista a un adolescente.
L’idea di applicare i colliri in questione è venuta al dottor Alfonso Sabater, che ha presentato una richiesta in tal senso a Krystal Biotech, produttore del farmaco Vyjuvek, riscontrando che questo era applicabile agli occhi del suo paziente. Vincente si è rivelata l’intuizione del medico, secondo il quale il grave difetto di vista era causato dalle cicatrici presenti sulla cornea e causate proprio dall’epidermolisi.
Dopo un intervento chirurgico all’occhio destro nell’agosto del 2022, al ragazzo sono stati somministrati colliri attraverso una siringa. I produttori hanno modificato leggermente la formula del prodotto, rimuovendo il gel per renderlo più fluido. In questo modo l’adolescente ha riacquistato una vista quasi perfetta. A quel punto il medico si è concentrato sull’occhio sinistro, ancora più danneggiato, e ora funzionante.
Comprensibilmente commossa la madre di Antonio, Yunielkys Carvajal, che ha ringraziato così il dottor Sabater: “Non è solo un bravo medico, ma anche un incredibile essere umano. Ci ha dato speranza e non si è mai arreso”. Da quando ha riacquistato la vista, il giovane si sente molto più sicuro, tanto da divertirsi con i videogiochi. Cosa che prima non poteva fare.
Redazione Nurse Times
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