Il bilancio Coldiretti
Come è stato il cenone di Natale in tempo di Covid? Ques’anno gli italiani hanno speso circa 1,8 miliardi di euro per i cibi e le bevande consumati tra la cena della vigilia e il pranzo di Natale. Il calo registrato è del 31% rispetto allo scorso anno. Il motivo, chiaramente è il Covid e le restrizioni per evitare la diffusione del contagio.
Il bilancio stimato da Coldiretti/Ixè fa un’analisi della situazione del Natale 2020.
Cala il numero di persone a cena: 4 quelli che si sono sedute insieme a tavola per le feste. Lo scorso anno in media si contavano 9 commensali.
Il 94% degli italiani è rimasta in casa per Natale.
L’addio alle tradizionali tavolate imposto dalle limitazioni per il Covid avrebbe avuto effetti anche sulla preparazione dei pasti, con una media di 2,5 ore trascorse in cucina per realizzare i vari piatti, in netto calo rispetto alle 3,8 ore dello scorso anno a causa, con il taglio di una portata su tre rispetto ai lunghi pranzi del passato.
Nel menù della vigilia è stato servito soprattutto pesce, presente in 8 tavole su 10 (78%). A Natale ha prevalso la carne e vincono bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche e dolci fatti in casa.
Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per 8 italiani su 10 (81%) anche se preceduto dalla frutta locale di stagione (90%). Scelgono il panettone il 78% degli italiani.
La maggioranza delle tavole sono state imbandite con menu a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata in 650 milioni di euro per pesce e le carni, compresi i salumi, 370 milioni di euro per spumante, vino e altre bevande, 190 milioni per dolci con gli immancabili panettoni, pandoro e panetteria, 370 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 130 per pasta e pane e 120 milioni di euro per formaggi e uova.
Fonte: ilsole24ore.com
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