C’è il via libera del Consiglio dei ministri. Si avvia dunque a conclusione una lunga trattativa con i camici bianchi, che non avevano rinnovato il Contratto per 10 anni.
Circa 200 euro al mese lordi di aumento per 130mila tra medici, veterinari e dirigenti sanitari e delle professioni sanitarie. L’aumento per i camici bianchi del Ssn arriva dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Funzione pubblica, Fabiana Dadone, e del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha dato il via libera al Contratto collettivo nazionale per il triennio 2016-2018 dell’Area sanità (vedi allegato). Dopo il via libera di Palazzo Chigi, che segue l’okay del ministero dell’Economia, servirà la bollinatura della Corte dei conti e poi la sigla definitiva in Aran, con gli aumenti e gli arretrati che potranno scattare già da dicembre. Si avvia così a conclusione unalunga trattativa con i medici, che non hanno rinnovato il Contratto per 10 anni.
Il contratto riconosce incrementi retributivi a regime del 3,48%, corrispondenti ad un beneficio medio complessivo di circa 190 euro al mese, che valorizza anche la quota di retribuzione erogata a livello locale per la remunerazione delle condizioni di lavoro, dei risultati raggiunti e degli incarichi dirigenziali. È stata operata una rivalutazione degli stipendi tabellari a regime di 125 euro mese per tredici mensilità a cui si aggiungono gli ulteriori incrementi che hanno interessato la parte accessoria del salario, con una particolare attenzione agli istituti retributivi più direttamente correlati alla erogazione dei servizi (guardie mediche e retribuzione di risultato).
La ratifica del nuovo testo adegua gli istituti del rapporto di lavoro dopo una vacanza contrattuale che durava da circa dieci anni (l’ultimo contratto riguardava il biennio 2008-2009). Tra le novità c’è un ampliamento delle tutele già previste per il personale del comparto: da quelle concernenti le gravi patologie che necessitano di terapie salvavita, a quelle in favore delle donne vittime di violenza, alle ferie e riposi solidali per i dirigenti che debbono assistere figli minori bisognosi di cure.
“Il Consiglio dei ministri – ha commentato su Facebook il segretario dell’Anaao Assomed, Carlo Palermo – ha approvato il Ccnl della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria. Il testo sarà ora inviato alla Corte dei conti per la vidimazione finale. Si avvicina un risultato atteso da 10 anni e un primo segno di attenzione per quelle categorie che hanno garantito l’accesso alle cure ai cittadini in una fase critica del nostro Ssn. Un grazie particolare al ministro Speranza per l’impegno profuso nella rapida approvazione della pre-intesa contrattuale”.
Così, invece, Andrea Filippi, segretario nazionale della Fp Cgil Medici e dirigenti Ssn: “È stato un percorso tortuoso, perché un contratto particolarmente positivo per i professionisti ha suscitato in questi mesi qualche difficoltà, ma l’impegno del Governo e delle Regioni consente di raggiungere il risultato sperato prima della fine dell’anno. Dobbiamo riconoscere il grande lavoro del ministro della salute, Roberto Speranza, del ministro della Pa, Fabiana Dadone, e del presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, per ridare un contratto in tempi rapidi a 130mila professionisti. Ora attendiamo la convocazione per la sottoscrizione definitiva dopo la valutazione della Corte dei conti”.
La notizia del via libera al contratto dei medici è stata commentata anche da Corrado Bibbolino, coordinatore nazionale Fassid: “Dopo 10 anni qualcosa si muove e, come detto nei nostri incontri nelle regioni, è un passo avanti. Non è stato e non sarà facile tra proteste, a volte giustificate a volte no, e pretesti. Ma ci siamo assunti la responsabilità di rimettere in moto una macchina ferma ed arrugginita. Ora occorre mettersi al volante del contratto in ogni angolo di questo nostro Paese. Ci attende un grande impegno in periferia”.
Scrive il Dipartimento funzione pubblica in una nota: “La ratifica del nuovo testo contrattuale, accolta con soddisfazione dal titolare di Palazzo Vidoni, adegua gli istituti del rapporto di lavoro dopo una vacanza contrattuale che durava da circa dieci anni (l’ultimo Ccnl riguardava il biennio 2008-2009). Il Contratto riformula le relazioni sindacali prevedendo adeguate forme di partecipazione sindacale ed attualizza, in armonia con le nuove norme di legge, le disposizioni concernenti la responsabilità disciplinare. Inoltre amplia importanti tutele già previste per il personale del comparto (da quelle concernenti le gravi patologie che necessitano di terapie salvavita, a quelle in favore delle donne vittime di violenza, alle ferie e riposi solidali per i dirigenti che debbono assistere figli minori bisognosi di cure)”, prosegue la nota”.
Prosegue il Dfp: “Viene riconosciuta e salvaguardata la specialità della dirigenza del Ssn, valorizzandone la carriera e prevedendo un accurato sistema di valutazione. Il Contratto riconosce incrementi retributivi a regime del 3,48%, corrispondenti ad un beneficio medio complessivo di circa 190 euro/mese, che valorizza anche la quota di retribuzione erogata a livello locale per la remunerazione delle condizioni di lavoro, dei risultati raggiunti e degli incarichi dirigenziali. In tale ambito è stata operata una rivalutazione degli stipendi tabellari a regime di 125 euro/mese per 13 mensilità, a cui si aggiungono gli ulteriori incrementi che hanno interessato la parte accessoria del salario, con una particolare attenzione agli istituti retributivi più direttamente correlati alla erogazione dei servizi (guardie mediche e retribuzione di risultato)”.
Redazione Nurse Times
ALLEGATO: Testo del Contratto
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